«La legge elettorale è una porcata anche se l’ho fatta io»

L’esponente leghista: «Col Professore una sfida di plastica, avevo detto a Silvio che era un trappolone»

da Roma

Basta tv, basta faccia a faccia. «Altro che chiarezza - dice Roberto Calderoli - quella di ieri sembrava la finale del premio Pinocchio. Mi hanno fatto un po’ ridere e un po’ pena, l’avevo detto che era un trappolone. Silvio Berlusconi lasci perdere questo tipo di confronti e vada per le strade e per le piazze a parlare direttamente con la gente. Sarà sufficiente una stretta per far sentire al cittadino che la sua mano è onesta ma decisa, di chi ha i numeri per governare il Paese». A Matrix un Calderoli a ruota libera esterna pure sugli immigrati in fila, «irregolari che vanno espulsi», e sulla nuova legge elettorale che lui stesso ha scritto, «una porcata fatta volutamente per mettere in difficoltà una destra e una sinistra che devono fare i conti con un popolo che vota».
Dichiarazioni-choc, che provocano qualche applauso dal centrosinistra e la reazione di Marco Follini: «Provo imbarazzo per lui, per il fatto che è stato ministro della Repubblica per quasi cinque anni e per la scelta sconsiderata della Cdl di affidargli il delicato compito di scrivere la legge elettorale. Non sono affatto imbarazzato per essermi dimesso anche per questo».
Calderoli però insiste. Il duello tv proprio non gli è piaciuto. «Una sfida all’americana? Semmai americani a Roma, come il Nando Moriconi di Sordi - sostiene -. Tutti abbiamo visto almeno una volta i confronti in Usa e mai si è avuta l’impressione che i candidati si muovessero in una specie di acquario come è accaduto da noi. La politica è fatta di cuore, anima, gesti, perfino smorfie e sudore, sennò siamo di fronte alla plastica. Dicono che così si evitano le bugie? Le bugie si smascherano in un confronto aperto. Pensano questi signori che il popolo sia così scemo da farsi infinocchiare così?». Ma chi ha vinto il braccio di ferro? «Ho detto “Mamma mia” - risponde l’ex ministro -. Se fossi stato un telespettatore davanti alla televisione che non sapeva come votare, non avrei scelto nessuno dei due. Vedere persone che hanno qualità e che conosco da tanto tempo incastrate in una trasmissione del genere. Meglio un litigio come può avvenire qui a Matrix, in cui la gente vede chi ha gli attributi per governare un Paese. Ogni volta che vedo trasmissioni di quel tipo, mi sembra il Premio Pinocchio perché raccontano di quelle balle incredibili, anche riferendo dati che numericamente non stanno né in cielo né in terra».
Intanto tra meno di un mese si vota con un sistema nuovo di zecca. Calderoli fa una singolare autocritica: «Sono poco orgoglioso di quella legge. L’ho scritta io ma è una porcata».

Quindi una stoccata sugli immigrati: «È disturbante che a presentare le domande non ci fossero solo i datori di lavoro come prevede la legge, ma irregolari che quindi vanno espulsi». Per finire col botto: «Forse dico una bestialità e parlo a titolo personale ma sia Saddam che Milosevic erano gli unici che potevano tenere a bada situazioni che altrimenti sarebbero uscite fuori controllo».

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