Il calcio dei furbetti. E le testimonianze non mancano mai. Alla faccia di quel falso moralismo che porta i giocatori a trasformarsi in crociati quando la partita va avanti nonostante la presenza di un compagno stramazzato a terra. Allestero non succede. Decide larbitro, punto e basta. Lultimo episodio a Firenze con Rosi stramazzato a terra e i viola che si tengono stretto il pallone. Ma cè di peggio. La categoria dei simulatori sè arricchita di un nuovo illustre sodale, Jérémy Mènez, giocatore di talento, ma con il vizietto di cercare il rigore in modo fraudolento. È un artista anche in questo genere, quasi un emulo di Cagnotto o Di Biasi, esimi tuffatori dun tempo ormai lontano: basta rivedere come sè lasciato andare senza subire il minimo fallo dagli avversari, prima Berhami, poi Comotto. Per sua sfortuna il francese non ha fregato larbitro Mazzoleni che nel primo caso sè limitato a rimproverarlo verbalmente e solo nel secondo gli ha mostrato il cartellino giallo. Lavesse ammonito subito, non gli avrebbe concesso la libertà di concedere il bis oppure avrebbe avuto la possibilità di cacciarlo dal campo. Ma si ha limpressione che, secondo i nuovi dettati, gli arbitri migliori siano quelli che fischiano meno. Una stupidata. Cè poi chi non ha un buon rapporto con i freni inibitori. È il caso di Matuzalem che, nellanticipo di sabato pomeriggio, ha rifilato una gomitata a Jimenez. Larbitro non lha visto, e così i suoi collaboratori. Ma le telecamere non hanno tradito. E così il brasiliano rischia di finire per la seconda settimana consecutiva nellingranaggio della prova tv. Fuori di testa.
Le immagini tv hanno sbugiardato anche Di Vaio e Floro Flores che, in maniera diversa ma ugualmente incisiva, hanno deciso il risultato di Bologna-Genoa. Peccato che non porteranno neanche a una parvenza di squalifica. Il primo ha segnato il suo diciottesimo gol dopo essersi aggiustato il pallone con la mano sinistra. E, cosa che più infastidisce sul piano etico, ha esultato come se non avesse commesso alcuna irregolarità. Il secondo ha propiziato la punizione del pareggio accentuando, e di tanto, il lieve contatto con Britos. Male larbitro Doveri, male i suoi collaboratori Manganelli e Bernardoni.
Ma è questo il calcio che piace alla gente? Fatto di furbetti che non badano a espedienti per segnare un gol, colpire un avversario, procurarsi un rigore e via di questo passo.
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