La legge sull’agriturismo mette tutti d’accordo

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge sull’Agriturismo. Nel testo viene operata la distinzione tra agriturismo e turismo rurale. «È una legge importante - ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Daniela Valentini in sede di replica prima del voto dell’assemblea - che segna una svolta nel rilancio del settore agricolo e agroalimentare e per la riqualificazione dei territori. Sarà una legge che darà lavoro, occupazione e farà economia in un settore strategico per il Lazio».
L’articolo 2 della legge stabilisce che «per attività di agriturismo si intendono esclusivamente le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, singoli e associati, attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione e complementarietà rispetto all’attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse». L’articolo 3, invece, definisce l’attività di turismo rurale: «Il turismo rurale è un settore del mercato turistico regionale, costituito da molteplici attività finalizzate alla corretta fruizione dei beni naturalistici, ambientali e culturali del territorio, alla conoscenza e alla valorizzazione dell’agricoltura locale, nonché relative all’ospitalità, alla ristorazione e al tempo libero». Le attività di agriturismo e turismo rurale sono finalizzate a «tutelare, qualificare e valorizzare le risorse specifiche di ciascun territorio; favorire le iniziative a difesa del suolo, del territorio e dell’ambiente da parte degli imprenditori agricoli e promuovere la permanenza degli stessi nelle zone agricole attraverso l’incremento del reddito aziendale e il miglioramento della qualità di vita; recuperare il patrimonio edilizio rurale tutelando le peculiarità paesaggistiche; sostenere e incentivare le produzioni agricole tipiche e di qualità; promuovere la cultura rurale e l’educazione alimentare; favorire lo sviluppo agricolo e forestale». La legge stabilisce poi le funzioni e i compiti amministrativi della Regione, che adotterà un piano agrituristico regionale ai fini di definire le zone di prevalente interesse agrituristico, le linee di sviluppo del settore, le azioni di sostegno all’agriturismo, gli interventi e le risorse finanziarie. Nel regolamento regionale saranno stabiliti i requisiti strutturali, igienico-sanitari e di sicurezza delle strutture destinate all’agriturismo e al turismo rurale, la disciplina relativa all’attività di macellazione di animali e la preparazione di alimenti da utilizzare per l’attività agrituristica, nel rispetto della normativa sanitaria vigente, i parametri di ospitalità, ristoro e degustazione per le attività di turismo rurale, i criteri e le modalità per l’adozione della mappa della ruralità regionale. La legge prevede anche la concessione di contributi per le iniziative a favore del turismo rurale.
«Con questa legge - commenta il presidente del Consiglio regionale Massimo Pineschi - si dota la Regione di uno strumento importante che riguarda due temi programmatici forti come l’agricoltura e il turismo».

«Ho avuto modo di apprezzare il fatto che l’assessore all’Agricoltura Valentini, con onestà intellettuale, abbia recepito alcuni nostri suggerimenti in ordine all’approvazione sulla legge per l’agriturismo», dichiara il capogruppo di Fi in consiglio regionale del Lazio, Alfredo Pallone.

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