di Carlo Barbieri*
Egregio signor direttore, dal 28 giugno 2009 è in vigore il decreto dellallora ministro Turco (G. U. n. 136 del 12/6/2008) che aggiorna il regolamento n. 582/94, riguardante le modalità per laccertamento e la certificazione della morte, anche se, più che emanare un nuovo regolamento, per adeguarsi alle attuali conoscenze scientifiche, che ripudiano il criterio esclusivamente neurologico, il legislatore avrebbe dovuto modificare la legge-base n. 578/93 sulla «morte cerebrale».
Il nuovo decreto è tutto proteso a sveltire il più possibile il periodo di osservazione, togliendo le cautele previste dal precedente regolamento e stabilisce in sei ore per tutti la durata di osservazione, anche per i soggetti di età inferiore ai cinque anni, violando così lart. 2, 4° comma della citata legge n. 578/93, in cui letteralmente si afferma la necessità di «tener conto delle peculiarità dei soggetti di età inferiore ai cinque anni», e ciò per la maggiore capacità di ripresa dei neonati e dei bimbi.
Il precedente regolamento, in ossequio alla legge richiamata, fissava il periodo di osservazione in dodici ore per i bambini di età tra uno e cinque anni e in ventiquattro ore per i bambini di età inferiore ad un anno.
Trattasi di una grave violazione di legge che ho denunciato al Ministro per la Sanità, perché voglia riformare il decreto de quo, che, per di più, è inficiato da non pochi errori di tecnica legislativa:
A) è stato omesso il parere del Consiglio di Stato:
B) è stato altresì omessa la comunicazione al Presidente del Consiglio, in violazione dellart. 17, 3° comma della legge n. 400/88;
C) larticolo 6, 3° comma del decreto rinvia ad una legge (R.D. 9 luglio 1939, n. 1238, da tempo abrogata).
Ho ritenuto opportuno segnalare ai lettori queste mie riflessioni, anche per sollecitare lauspicato intervento del Governo nel superiore interesse dei nostri bambini e per il rispetto della legalità.
Grazie se vorrà pubblicare*presidente
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