L’ex magistrato però ha un timore, che la proposta sarà sì messa in discussione in Parlamento ma solo «per renderla inutilizzabile», perchè «nella legge sarà scritto: “Non possono essere candidati i condannati, ad eccezione di...”». Il leader di An Gianfranco Fini spiega invece, parlando ai dirigenti del partito, che il grillismo non va sopravvalutato, ma che c’è senza dubbio «un malessere profondo e diffuso nel Paese che possiamo e dobbiamo intercettare».
Il comico intanto celebra il suo successo sul blog, con un post che riceve nel giro di poche ore più di 1800 commenti: «Il milione di persone che è sceso in piazza, in modo composto, senza bandiere, senza il più piccolo incidente - scrive Grillo - dovrebbe essere ringraziato. È la valvola di sfogo di una pentola a pressione che potrebbe scoppiare».
Il comico genovese spiega che nelle piazze si sono raccolte un milione di persone e «solo» 300mila firme per la proposta di
legge, «perchè erano finiti i moduli». Una bozza che però viene bocciata da molti, compreso il «collega» Daniele Luttazzi che si augura che Grillo non faccia la fine di Benigni, «a declamare Dante in braccio a Mastella». I sondaggi sembrano però dar ragione a Grillo. Una rilevazione pubblicata da Repubblica.it dice che per il 23% degli italiani il comico dovrebbe entrare in politica fondando un nuovo partito, anche se la maggioranza degli intervistati, il 64%, preferirebbe che Grillo continuasse a influenzare la politica dall’esterno. Un altro sondaggio, di SkyTg24, dice invece che il 34% delle persone vorrebbe il comico addirittura a Palazzo Chigi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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