Gaetano Ravanà
da Lampedusa
«È il sindaco il vero razzista, non torno indietro. È vergognoso, facciamo ridere il mondo intero affermando che al cimitero comunale di Lampedusa non ci sono posti per seppellire due poveri vittime del grande traffico umano che c'è nel Mediterraneo». Non sposta di una virgola l'attacco al sindaco di Forza Italia Bruno Siragusa, la «leghista di Lampedusa» Angela Maraventano che difende il diritto di sepoltura dei clandestini. La polemica è forte. Siragusa dice che lei, la «pasionaria», fino a qualche tempo «parlava addirittura di prenderli a cannonate. Ha voluto innescare inutili quanto inopportune polemiche. Non sono mai stato razzista, al cimitero realmente non ci sono loculi disponibili». Ma la Maraventano insiste.
Perché ha deciso di denunciare il sindaco?
«Nell'isola non abbiamo una camera mortuaria, per non parlare di una cella frigorifera: eppure è da tanti anni che siamo costretti a convivere con lemergenza sbarchi. Il sindaco, siccome sono della Lega e chiedo che venga chiuso il centro di accoglienza, dice che sono razzista. Poi però nel nostro cimitero ci sono cappelle gentilizie che sembrano appartamenti di lusso, ma non si riescono a trovare due loculi per seppellire i morti. A questo punto: chi è il razzista?».
Eppure dovreste essere alleati politici.
«Qui a Lampedusa non è possibile. Il centro di accoglienza deve essere eliminato, tutta la popolazione è d'accordo. Ma il sindaco che fa? Continua a dribblare l'argomento, certe volte mi viene il dubbio che non sia di centrodestra. Vogliamo che lo Stato ci venga incontro. Abbiamo chiesto che una nave militare stazioni a duecento metri dalla costa per ospitare tutti i clandestini che arrivano, così come succede in Australia. Limmigrazione clandestina ci sta penalizzando, la stagione estiva è già rovinata. Per tutta risposta il Governo regionale ha deciso di restituirci la motonave Sansovino che non riesce quasi mai ad attraccare all'interno del nostro posto».
E il sindaco cosa centra?
«Beh, lui non è riuscito nemmeno ad avere un ospedale attrezzato come si deve.
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