da Milano
È la quiete dopo la tempesta. Forse fragile, forse destinata a essere messa alla prova già allinizio della prossima settimana, se i mercati saranno ancora colti da dubbi e paure. Ma ieri, finalmente, Lehman Brothers ha potuto respirare. Dopo aver preso solo ceffoni da Wall Street negli ultimi mesi, dove il titolo è dimagrito di circa il 60%, la banca daffari ha concluso la settimana con un recupero del 10%. Tutto in un solo colpo, e a 24 ore di distanza dal siluramento di due dei principali top manager.
Le antenne sensibili degli investitori si sono attivate non appena dal canale televisivo Cnbc è rimbalzata lindiscrezione di una possibile mossa da parte del colosso di private equity Blackstone, che sarebbe disposto a rilevare una fetta tra il 20 e il 30% del capitale di Lehman. Nei giorni scorsi, ancor prima dellannuncio dellaumento di capitale da sei miliardi di dollari, altri rumor avevano accostato il nome della pluricentenaria banca daffari Usa a un fondo sudcoreano e, in particolare, alla New Jersey Division Investment, che gestisce 80 miliardi di dollari di fondi pensione e che recentemente ha rilevato una quota di Merrill Lynch.
Da Blackstone non è giunto alcun commento alle voci su uneventuale acquisizione di un pacchetto così pesante, ma Wall Street non ha smesso di crederci. E i titoli di Lehman hanno continuato a salire. Anche perché il presidente della società leader nella gestione del risparmio Blackrock, Larry Fink, ha confermato di aver investito nella quarta banca Usa approfittando proprio delloccasione offerta dallaumento di capitale.
Un attestato di stima nonostante le forti perdite, le prime dal 1994, subite da Lehman nel secondo semestre (2,8 miliardi) e la cessione di asset per 130 miliardi per far fronte alle difficoltà finanziarie provocate dalla crisi dei mutui subprime. Per non parlare della vera e propria débâcle borsistica accusata dal titolo, che dai picchi dello scorso anno ha lasciato sul terreno oltre il 70%. Il recupero di ieri a Wall Street ha quindi dato solo un po di respiro agli azionisti e ai dipendenti-soci della banca.
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