Il pomeriggio lo passa a casa a compilare il suo 730, mentre in Salita Santa Caterina Monica Magnani, il suo braccio destro, soffre anche per lei. Renata Oliveri sembra la più tranquilla di tutte, si dedica agli affari di casa e scende nel suo quartier generale solo alle cinque del pomeriggio, quando i dati sono sfuggenti e lo scrutinio appare bloccato.
La cosa fa innervosire i coordinatori della sua campagna elettorale, convinti che il sondaggio che la da perdente al primo turno (52 a 46) non possa avere alcun fondamento. E infatti è così: passano i minuti ed il risultato comincia ad assottigliarsi, prima in testa Repetto, poi la Oliveri, quindi di nuovo Repetto, e così fino al risultato finale che premia al ballottaggio la candidata del centrodestra. Cinque anni fa Bagnasco si era fermato al 35,5%, sbaragliato dal 56,3% di Alessandro Repetto. Già un successo così, ma Renata Oliveri, che commenta il risultato solo nel tardo pomeriggio, è pacata nel suo modo di esprimersi: «Eravamo convinti di poter avere una buon risposta e sapevamo che certi sondaggi non potevano avere una concreta valenza - ricorda la Oliveri -. Oggi (ieri per chi legge ndr) abbiamo visto altri rilevamenti fasulli: sono tre mesi che dobbiamo convivere con dati di parte, che premiavano i candidati dell'Unione con percentuali di oltre il 60%. Sono risultati che purtroppo ci hanno danneggiato nell'andamento della campagna elettorale e che si sono dimostrati falsi e faziosi».
Ora bisogna lavorare per altri 14 giorni, lo sa bene anche il marito di Renata, Giuseppe Cortesi, che è apparso molto più frenetico della moglie e ha raggiunto il point prima di lei: «Sopporterò la sua assenza da casa per altre due settimane e sarò ancora pronto a sostenerla - commenta divertito -. Eravamo convinti che potesse arrivare un buon risultato: sono mentalmente preparato».
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