Il comico Enrico Bertolino sta dalla parte della sdraio. "Per motivi generazionali", dice il conduttore e cabarettista milanese: perché la sdraio, anche se più scomoda, è il simbolo di un’epoca che non c’è più.
Nella guerra fra sdraio e lettino che cosa sceglie?
"Tifo sdraio perché è da Vitelloni, molto anni Sessanta. In realtà, però, quello che amo di più è la sabbia pura. O, al massimo, una bella amaca".
Un po’ difficile da trovare sulle nostre spiagge...
"Sì, qui da noi non c’è. L’italiano vuole sdraio e ombrellone, come i tedeschi. Però in Brasile ho una bella casa sul mare, e lì non uso né sdraio né lettino: non sono uno che ama la stanzialità, la vacanza da bombolone e focaccia. Mi piace camminare sulla spiaggia".
E se deve leggere?
"Beh, mi piace anche la poltroncina, magari col tavolino davanti, al bar. Così mi sfoglio il giornale in tranquillità".
Ma se le tocca scegliere?
"Io sono per la sdraio. Il lettino è un po’ troppo fighetto, la sdraio è un’icona dei miei anni. Per dirla alla Moretti: il lettino è di destra e la sdraio è di sinistra. Però capisco che, per chi ha mal di schiena, il lettino sia molto più comodo. C’è gente che sulla sdraio c’è rimasta una stagione intera...".
Confessi: non si è mai sdraiato su un lettino?
"In effetti da Piero, a Forte dei Marmi, qualche volta mi lascio corrompere. Mi dà lettino e telo e dormo... Però io scelgo la sdraio: è l’emblema della mia epoca. Tutto un altro sapore".
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