Lele Mora resta in carcere: «Può fuggire»

Resta in carcere Lele Mora, l’agente dei vip arrestato il 20 giugno scorso per la bancarotta della sua società «Lm Management», che aveva patteggiato la pena di 4 anni e 3 mesi. Il giudice per le udienze preliminari Elisabetta Mayer ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari su parere conforme della procura. Per il gup, infatti, c’è pericolo di fuga e di reiterazione del reato.
Eppure, in un’intercettazione telefonica l’ipotesi che Mora potesse scappare all’estero sembra tutt’altro che concreta. È una conversazione intercettata dagli inquirenti tra altri due indagati, Emilio Fede e Fedele Gentile, autista dell’impresario. Il 20 giugno scorso - lo stesso giorno in cui sono scattate le manette per l’ex re della tv trash - Fede chiede a Gentile. «Ma Mora non può scappare?». Secca la risposta dell’autista: «Non gli passa nemmeno per la testa di scappare». Di diverso parere però è stato il giudice.


Così, ora, i legali di Mora - gli avvocati Luca Giuliante e Nicola Avanzi - annunciano che faranno ricorso al tribunale del Riesame per ottenere gli arresti domiciliari negati dal gup. Le condizioni di salute dell’agente dei vip, tra l’altro, non sono buone. «In cinque mesi di carcere - spiegano i difensori - ha perso 30 chili».

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