Milano Meglio dedicarsi alla beneficenza. Quellassegno da 120mila dollari, offerto ai bambini dellAquila per la ricostruzione di uno stadio, è il risultato migliore offerto dal Milan ieri. Sul resto meglio sorvolare. Perché tutte le volte che i rossoneri savvicinano in modo concreto allInter, unansia da prestazione li blocca e li ricaccia indietro. Quello di ieri col Catania è il terzo pareggio consecutivo guadagnato nei turni domestici, a San Siro, dopo identico destino vissuto con Napoli e Lazio segno che, rilevando un altro deficit (2 successi nelle ultime sette partite, meno 3 punti rispetto al torneo precedente), cè da segnalare una involuzione del Milan, con avvitamento dello stesso Leonardo che comincia a essere prigioniero della sua invenzione tattica, il famoso 4-2-fantasia. Va bene il modulo tutto attacco e poca difesa, ma a condizione che vi sia un gruppo in salute, specie alcune sue pedine decisive (Ambrosini, i difensori, portiere compreso, Seedorf che devessere il suggeritore delle trame) e che lattacco continui a godere del talento balistico di Ronaldinho, precipitato a livello del mare dopo aver toccato vette incoraggianti. Qui il problema non è, come sostiene Berlusconi, gli attaccanti lontani dalla porta: qui il tema del giorno è non offrire le praterie al contropiede del Catania, con abilissima mano disegnato da Mihajlovic. Per un tempo, il primo orribile, il Milan fa collezione di ogni nefandezza: buchi in difesa, centrocampo spianato, pochi tiri in porta, azioni alla mano lente e scontate. Subisce due gol per merito quasi esclusivo di Maxi Lopez e deve considerarsi anche fortunato.
I fischi dello stadio, allintervallo, fanno male a Leonardo che se ne lamenta in pubblico e in privato prendendo anche le distanze dai giudizi attribuiti a Berlusconi, mentre Galliani risulta inviperito con larbitro. Va bene tutto, va bene considerare un mezzo miracolo il terzo posto, va bene tener conto dei grandi assenti, ma se non riesce a mettere sotto il Catania, di quale Milan stiamo parlando?Lento, scontato e indifeso Il Milan fa ancora cilecca
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