Cultura e Spettacoli

L'epidemia degli Zombi? Per qualcuno è fantasia per altri teoria scientifica

Secondo il «National Geographic» la nascita
di un virus che trasformi gli uomini in zombie
è teoricamente possibile. Ma uno scrittore
spagnolo l'aveva già previsto...

La realtà che insegue la fantasia e la fantasia che insegue la realtà. Ecco l'impressione che si può avere mettendo assieme due notizie che riguardano una la scienza e l'altra la letteratura.
Partiamo dal versante serio, o almeno da quello pieno di laboratori ed alambicchi. Secondo il National Geographic la nascita di un virus che trasformi gli uomini in zombie è teoricamente possibile. Lo scenario immaginato da centinaia di film è stato evocato da diversi esperti intervistati dalla rivista, che dedica all'argomento uno speciale giusto in tempo per Halloween.
«Un virus che causa negli uomini effetti simili a quelli descritti per gli zombie c'è già, ed è quello della rabbia - spiega Samita Andreansky, virologa dell'università della Florida - che però dovrebbe imparare ad agire in poche ore invece che in alcuni mesi come fa ora, ed essere trasmissibile per via aerea e non solo attraverso i morsi per provocare una pandemia globale». Secondo la scienziata una possibile «soluzione» sarebbe un virus misto fra la rabbia e l'influenza, ma un mescolamento simile è impossibile in natura, e potrebbe essere ottenuto solo con tentativi molto difficili in laboratorio. Eppure c'è un gruppo di scienziati che invece crede ci siano già stati in passato virus simili. Tanto che nel 2007 ha fondato la Zombie Research Society. Sul sito sono descritte sette scoperte archeologiche che potrebbero essere legate a casi di epidemie di zombie, fra cui una fatta a Roma quest'anno: un uomo sepolto in una bara di ferro, inusuale nell'antica Roma, poteva essere uno zombie secondo gli esperti della società.
E se sin qua la scienza corre dietro alla letteratura può succedere pure l'inverso. Il romanzo dello spagnolo Manel Loureiro Apocalisse Z in arrivo a Novembre (Nord, pagg. 416, euro 16,60) sembra proprio seguire la falsa riga delle tesi di Samita Andreansky. Dei guerriglieri nel Caucaso prendono di mira una base Russa. Ma l'attentato sconfina in un disastro. Nella base doveva esserci qualcosa di segreto e pericoloso. La Russia chiude i confini ma è troppo tardi: inizia un grande contagio, un epidemia di zombi. E adesso chi glielo dice a Loureiro che lui giocava ma i virologi gli danno ragione? Finisce che si prende paura..

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