L'estate chiude nel segno di Jojo Moyes

In questo finale d'estate a essere nettamente in testa alla classifica è un paperback (leggasi, edizione economica) ovvero la riedizione di Io prima di te di Jojo Moyes (Mondadori). Spinta dall'omonimo film, sta macinando un bel numero di copie, più di 15mila. Si porta dietro al traino, anche se con minore successo, il nuovo libro dell'autrice, Dopo di te (sempre Mondadori), che arriva al terzo posto con circa 5mila e 700 copie. A impedire alla chick lit di dominare in pieno la classifica italiana c'è solo Jonathan Safran Foer che si infila tra i due libri della Moyes con Eccomi (Guanda), che mantiene il secondo posto per un pugno di copie.

Gli altri autori da Top ten sono tutti piuttosto staccati, se si conta che Erri De Luca, quarto con La natura esposta (Feltrinelli), arriva «appena» a 3.600 copie. Per il resto, poco da segnalare. Di novità che irrompono ai piani alti della classifica, pur così facile da scalare visti i numeri bassi per tutti (tranne che per la Moyes), c'è soltanto il libro di Corrado Augias: I segreti di Istanbul. Storie, luoghi e leggende di una capitale (Einaudi) che si piazza subito sesto con tremila e 300 copie. Davvero poliedrico, Augias, scrive di tutto: dai gialli alle indagini su Gesù alle descrizioni di capitali straniere, passando per Giordano Bruno e le inchieste sul Vaticano. Però evidentemente piace. Tanto che il suo libro è anche il saggio più venduto, superando di netto l'altra novità saggistica della settimana: Ultime conversazioni (Garzanti) di Benedetto XVI. Joseph Ratzinger si arresta infatti a duemila copie circa. Ma in effetti il suo è un testo un po' meno turistico e un po' meno facile da leggere.

Comunque, se non volete andare a Istanbul né leggere conversazioni impegnative con un pontefice, forse vorrete fare ordine, come le 1.

113 persone che questa settimana hanno acquistato Il magico potere del riordino di Marie Kondo (di nuovo primo nella Varia). A questo punto, considerando da quanto tempo è in classifica dovremmo essere il Paese più ordinato del mondo. Non pare.