La lettera I genitori di Abba: «Nessun perdono per gli assassini»

I genitori di Abdoul Salam Guiebre, detto Abba (il giovane italiano di colore ucciso il 14 settembre del 2008 con una sprangata alla testa), hanno depositato una lettera nel corso dell’udienza che vede imputati i due baristi rei confessi dell’omicidio in cui affermano che «nessuna somma vale la morte di nostro figlio, noi vogliamo che sia lei, signor giudice, a stabilire quale sia la pena giusta e quale sia il giusto risarcimento». «Signor giudice - esordisce la lettera depositata al gup Nicola Clivio - siamo i genitori di Abba, ammazzato nel settembre dello scorso anno. Alla scorsa udienza abbiamo sentito dire dai suoi assassini, per bocca del loro avvocato, che chiedono perdono».

«Noi non crediamo di poter perdonare nessuno - prosegue la lettera - non vogliamo perdonare nessuno, crediamo che ci sia qualcuno di superiore a noi che potrà dire se sono veramente pentiti, se la loro richiesta di perdono sia sincera». Il processo è stato rinviato al 16 luglio. Fausto e Daniele Cristofoli, padre e figlio imputati dell’omicidio, stanno cercando di vendere la loro abitazione per risarcire i familiari del ragazzo.

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