la lettera/3

Mi permetto di ricordare al dottor Sforza Fogliani che i requisiti acustici passivi degli edifici sono obbligatori per legge dal 1997, che in Italia tali requisiti sono molto meno restrittivi che nel resto d’Europa e che, malgrado ciò, non vengono rispettati dai suoi soci costruttori edili, i quali, cercano di arricchirsi vendendo come case di qualità costruzioni che di qualità non sono. Aggiungo che il decreto allo studio è stato creato proprio per salvare i soci di Confedilizia da una valanga di cause, intentate da chi ha acquistato un appartamento a caro prezzo e si trova ad essere svegliato in piena notte dallo sciacquone dell’inquilino del piano di sopra. Infatti in attesa dell’approvazione della «classificazione acustica», molto più blanda delle norme attualmente in vigore, è stato congelato il Dpcm 5/12/97 (che dal 1998 determina i requisiti acustici delle costruzioni), agli effetti delle cause tra privati. Congelamento che salva i costruttori dalla valanga di cause incombente.

Il dottor Sforza Fogliani potrebbe chiedere di lasciare le cose come stanno: scongelare il decreto ministeriale del 1997 e lasciare che i soci di Confedilizia si sottopongano all’esame acustico delle loro costruzioni.

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