Letteratura

"Ascolta, respira, lascia andare", la formula magica della serenità

Dal noto life coach e meditazione teacher Gabriele Ghezzi, il libro "Ascolta, respira, lascia andare" (Mondadori), la sua storia e una guida alla meditazione, per riscoprire il nostro vero io e iniziare a cambiare le nostre vite

"Ascolta, respira, lascia andare", la formula magica della serenità

In un mondo che ha raggiunto velocità folli, in cui sembra che ognuno di noi non si riconosca più, è sempre più pressante la ricerca di una rinascita spirituale e il desiderio di una serenità interiore, in mezzo al caos delle nostre giornate. Dal noto life coach e insegnante di meditazione Gabriele Ghezzi, arriva il libro Ascolta, respira, lascia andare (Mondadori), che si sta rivelando un vero e proprio fenomeno editoriale. Nato da una sorta di crisi esistenziale dell’autore, la sua vita cambia dopo aver iniziato a studiare e praticare meditazione, che oggi è diventata il cuore delle sue giornate e del suo lavoro. Un percorso personale, ma anche un aiuto con strumenti “didattici” su come iniziare a meditare per tutti coloro che sentono sempre più forte il desiderio di cambiare la propria esistenza e ritrovare la serenità. “Non è importante trovarsi su un’isola assolata, cambiare il nostro stato di coscienza cambierà il mondo che ci circonda” è una delle prime regole da seguire, in questa “palestra per l’anima”, come racconta Gabriele nella nostra intervista.

Gabriele, di cosa è figlio questo libro?

"Del mio percorso personale. Parte da quelli che sono stati alcuni passaggi chiave della mia vita, a iniziare dalla pre-adolescenza fino ad arrivare a oggi. Un periodo dove un senso di insoddisfazione e di disagio ha dato origine a una ricerca e poi a una trasformazione interiore, fino al percorso che mi ha portato ad essere quello che sono. Ho poi lasciato molto spazio al tema della meditazione, che è oggi il mio lavoro, aggiungendo anche esercizi che i lettori possono mettere in pratica per migliorare la propria condizione interiore".

In questo periodo c'è un forte desiderio di benessere dell'anima. Quasi un grido d'aiuto per cercare la serenità. Secondo lei cosa sta succedendo al mondo?

"La società in cui viviamo tende a imporre ritmi sempre più frenetici, che sono disconnessi da noi e ci portano a vivere una vita molto frettolosa e lontana dalla semplicità, dalla natura e da quello che intimamente siamo. Questo desiderio si è intensificato negli ultimi anni con la pandemia e tutto quello che ha generato, che ha fatto sì che le persone mettessero in discussione le proprie priorità. Ma anche il proprio stile di vita, le scelte e i condizionamenti e a ricercare qualcosa che in realtà è sempre dentro di noi e anche se addormentato chiede a gran voce di essere ascoltato".

Di cosa si tratta?

"È la nostra essenza spirituale a prescindere da quale sia il credo di ognuno di noi. Se non soddisfiamo quella parte, l'anima, e non iniziamo a vivere una vita con più significato liberandoci dai vari condizionamenti che ci vengono imposti dall'esterno, non cresciamo e non possiamo ottenere una gioia autentica, il senso di serenità e benessere che è forte dentro di noi".

Secondo lei, cambiare noi stessi può cambiare il mondo intorno a noi?"

"Assolutamente, perché non esiste separazione tra noi e il mondo, anche se spesso siamo portati a credere diversamente. In un livello profondo siamo tutti interconnessi. Questo è il concetto fondamentale di tutte le tradizioni spirituali, ma lo è anche nella fisica quantistica e spiegato con ricerche scientifiche. Ne esistono molte di quest'ultime che dimostrano come i nostri pensieri e le nostre emozioni influenzano il mondo circostante. Facendo un esempio banale, se io rivolgo un pensiero d'amore ad una pianta, questa cambia, e modifica la sua biochimica interna. Noi siamo energia e influenziamo con i nostri sentimenti e le nostre emozioni l'ambiente circostante, che poi influenza noi”.

Un grande potere di cui a volte non siamo coscienti

"Se ci prendiamo la piena responsabilità della nostra vita e seguiamo il principio che ogni azione o pensiero ha un impatto sulla realtà, sulle altre persone e sulla natura, sentiremo la necessità di modificare noi stessi e la nostra mente. Avere un pensiero positivo, avrà un impatto 'positivo' e nutriente in tutto quello che ci circonda".

Nel suo libro racconta che nel 2012 ha avuto una profonda crisi interiore che l'ha poi portata a seguire una nuova strada. Cosa le era successo?

"Ho avuto quella che può essere definita una sorta di crisi esistenziale, come spesso accade a molte persone nel corso della vita. Questa può essere scatenata da eventi diversi, magari la perdita di una persona cara, una malattia, il lavoro. Spesso si tratta di un accumulo di cose, perché siamo abituati a ricercare la felicità all'esterno, attraverso le altre persone, gli obiettivi di vita o il successo. Nel mio caso mi sono reso conto che tutto quello che era al di fuori di me non mi appagava, lasciandomi sempre una sensazione di insoddisfazione, come se mancasse sempre qualcosa che potesse rendermi felice. Tutto è partito dalla scuola. All'epoca frequentavo il quinto liceo, mai stato bocciato o rimandato, ma questo disagio si è sempre più accentuato fino a farmi decidere di lasciare sia la scuola che il calcio, che era un'altra mia grande passione.
Il punto è che ero incapace di gestire le mie emozioni, che è poi quello che crea il punto di rottura, perché non avevo la conoscenza e la maturità di gestire quello che mi stava accadendo e questo ha fatto sì che cominciassi a farmi delle domande. Fortunatamente fin da piccolo sono sempre stato un tipo curioso, e ho cominciato a leggere molti libri di varia natura dalla psicologia alla crescita personale. Ne ho letti molti a partire da quelli di Anthony Robbins che mi hanno aperto la mente e dato quella spinta iniziale di cui necessitavo. Cambiando la mia mente ho iniziato a cambiare quello che vivevo. Sono nato a Trento, un posto bellissimo, ma di fatto una piccola realtà di provincia tra le montagne, che aveva iniziato a soffocarmi. Mi chiedevo se tutta la mia vita era fare sempre le stesse cose, studiare e uscire con gli amici il sabato a festeggiare, o se c'era qualcosa di più.
Ho poi approcciato alla meditazione, iniziando a praticarla, e scoprendo una grandissima pace interiore. Da lì tutto è cambiato. Sono stato travolto in maniera positiva, tanto da decidere di trasmettere questa conoscenza, trasformando la mia passione iniziale in un lavoro a tutti gli effetti”.

Poi ha iniziato anche a viaggiare.

“Mettersi in cammino sia metaforicamente che concretamente, è stato un altro elemento importante. Il viaggio più significativo è stato per me il cammino di Santiago che ho fatto diverse volte. Non è il classico viaggio da turista, è un cammino che ti porta ad esplorare la tua interiorità e ad entrare in contatto con parti di te che non conoscevi. Anche questa esperienza ha contribuito e ha avuto un grande impatto sul mio percorso di vita”.

Sono poche però le persone che hanno la possibilità di lasciare tutto e viaggiare. Spesso siamo stritolati dagli impegni, viviamo in città che ci soffocano anche in questo caso è possibile cambiare?

“Assolutamente sì, perché ricollegandoci a quello detto poco fa, tutto quello che viviamo viene filtrato dalla nostra mente, quindi la mia esperienza di vita, a prescindere da dove mi trovo, è determinato dal mio stato interiore. Anche se sono in una situazione di vita particolarmente stressante, posso comunque ritagliarmi momenti per lavorare sulla mia interiorità. Un po’ come succede quando andiamo in palestra, ci dedichiamo un momento che diventa poi abitudine. Così è per la meditazione, che deve diventare un’abitudine. Questo è un punto importante, perché altrimenti è difficile che avvenga una reale trasformazione”.

Cosa succede iniziando a meditare?

“Nella nostra mente cominciano a formarsi nuovi percorsi neurali, quindi proprio a livello cerebrale avviene una modifica della struttura del cervello con il potenziamento di alcune parti. Questo fa sì che si inizi a vivere la realtà, la stessa che vivevo tutti i giorni, con un approccio diverso. Il cambiamento interno sviluppa la fiducia, il coraggio, la forza e la consapevolezza per poter apportare anche cambiamenti esterni. La vita si può cambiare dall’interno e dall’esterno, ma il punto di partenza è sempre l’interno. Questo è quello che vorrei trasmettere con il mio libro. Perché se è vero che non tutti hanno la possibilità di prendere tutto e partire, magari perché si ha una famiglia, dei figli, magari un lavoro che non si può lasciare, introducendo l’abitudine di meditare si può avere una trasformazione significativa interna, anche conducendo lo stesso tipo di vita”.

Quanto è complicato questo percorso?

“Dipende da molte cose, soprattutto dal nostro atteggiamento e dalle nostre intenzioni. Da soli può essere molto complicato perché il mondo fuori ci riempie di distrazioni. Fortunatamente possiamo farci affiancare e seguire in molti modi da insegnanti, guide e coach che facilitano un processo di cambiamento. E poi dobbiamo essere pazienti, lasciare che l'evoluzione faccia il suo corso. Facendo un esempio, posso sedermi tutti i giorni a meditare e magari non vedo un risultato immediato, però a un certo punto qualcosa in noi germoglia e ce ne accorgiamo dal nuovo approccio che abbiamo con le cose. Quello che prima mi faceva infuriare ora la vedo con occhi diversi, quella che prendevo sul personale ora non mi turba più, perché dentro di me c'è pace."

Com’è ora la sua vita?

“Nonostante il mio lungo percorso, il libro che ho scritto e del quale desidero possa aiutare più persone possibili a creare maggiore saggezza e serenità, mi sento tutt’ora sia insegnante sia studente. Non mi considero arrivato, è un processo in continua evoluzione.

Sono felice e sento di vivere in una stato di grande pace e gratitudine e di aver realizzato molti desideri”.

ascolta, respira e lascia andare

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