Una fondazione per promuovere i luoghi del Gattopardo

La proposta di Vittorio Sgarbi di “una Fondazione per la valorizzazione dei luoghi iconici del Gattopardo, che ricordino Giuseppe Tomasi di Lampedusa”, si inserisce in un percorso di valorizzazione dello scrittore siciliano che va avanti da anni animato da varie realtà per favorire la memoria e il turismo culturale

Una fondazione per promuovere i luoghi del Gattopardo
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Tra gli itinerari culturali più affascinanti e suggestivi c'è senza dubbio quello sulle tracce di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e del suo Gattopardo in Sicilia. A partire da Ficarra - dove lo scrittore si fermò nell'estate del '43 in fuga da Palermo soggiornando in un feudo di proprietà dei cugini Piccolo e in cui con tutta probabilità Tomasi di Lampedusa prese spunto per raccontare l'episodio di apertura del romanzo con il soldato borbonico trovato morto nel giardino dei Salina - passando per Augusta, Palma di Montechiaro, Santa Margherita del Belice, Donnafugata (nel celebre castello), in un percorso che rappresenta il cuore pulsante della biografia e dell'inventiva letteraria di Tomasi.

Non a caso Gioacchino Lanza Tomasi scrisse un libro intitolato I luoghi del Gattopardo in cui raccontò i luoghi che hanno segnato segnato la vita dell'autore siciliano e che nelle sue pagine “si ergono quali protagonisti, non costituiscono, come di consueto, un'ambientazione".

Alla luce di queste considerazioni il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha lanciato l'idea di “una Fondazione per la valorizzazione dei luoghi iconici del Gattopardo, che ricordino Giuseppe Tomasi di Lampedusa”. Una proposta nata nel corso della visita sulla Costa del Mito ad alcune delle mete storiche e naturalistiche riconducibili al romanzo di Tomasi di Lampedusa. Alla fondazione, ha auspicato Sgarbi, oltre ai Comuni dovrebbero partecipare il Distretto Turistico Valle dei Templi e la Strada degli Scrittori. Il critico d'arte, dopo aver tenuto una lectio magistralis al Festival Gattopardiano di Santa Margherita di Belìce, ha fatto tappa anche a Sambuca, Agrigento, Punta Bianca, Naro, Palma di Montechiaro, per poi visitare la riserva naturale di Punta Bianca.

L'idea di mettere a sistema i luoghi del Gattopardo è senza dubbio un'intuizione importante da portare avanti non solo come strumento per conservare la memoria di Tomasi e della sua opera più celebre ma anche come veicolo di promozione e turismo culturale. Non a caso già a Ficarra Mauro Cappotto, attivissimo e illuminato Assessore alla Cultura del comune siciliano, ha organizzato numerosi eventi dedicati al Gattopardo tra cui il concorso “Una copertina per il Gattopardo” nel 2018 riservato agli studenti delle scuole superiori italiane. Un'iniziativa che rientrava nel calendario eventi di “In viaggio con Tomasi”, la sezione del festival Naxoslegge nata per celebrare, nel biennio 2017-2018, i due anniversari lampedusiani: 60 anni dalla morte dello scrittore e 60 dalla prima pubblicazione del Gattopardo, datata 11 novembre 1958.

Come spiega Fulvia Toscano, curatrice con Maria Antonietta Ferrarolo e Dora Marchese del libro Itinerari siciliani. Topografie dell'anima sulle tracce di Tomasi di Lampedusa: “l'idea di strutturare un itinerario dei luoghi del Gattopardo e, più, in generale, legati alla vita e all'opera di Tomasi di Lampedusa, nasce nell'ambito del progetto 'In viaggio con Tomasi'. Un viaggio che ha unito la Sicilia da Oriente ad Occidente, da Augusta, dove è ambientato il racconto lungo Lighea, a Ficarra, luogo di elezione della vita di Tomasi insieme al cugino Lucio Piccolo, cui si collega la celebre scena del soldato morto descritta nel romanzo; da Santa Margherita del Belice, luogo dell' anima dello scrittore a Palma di Montechiaro, sulle tracce del Gattopardo. Un progetto che costruisce un vero itinerario, attraverso le narrazioni affidate a scrittori, studiosi, legati, in vario modo, ai diversi luoghi narrati”.

L'idea di una fondazione sui luoghi del Gattopardo trova anche il plauso di Alberto Samonà, già Assessore alla Cultura della regione Sicilia: “Giuseppe Tomasi di Lampedusa è stato uno dei più grandi scrittori italiani del Novecento e la proposta di realizzare una fondazione che valorizzi i luoghi della sua Opera più celebre potrà accrescere l'interesse internazionale verso l'Italia e la Sicilia.

Sarà un modo per mantenere viva la memoria e permettere che le nuove generazioni scoprano il piacere per la grande letteratura e per i suoi luoghi memorabili”.

Non resta che mettersi al lavoro per rendere l'idea non solo una suggestione ma un progetto concreto.

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