Dove non canta più il cielo

Due fratelli, Samir e Ahmad, di sette e due anni, sono rimasti orfani in mezzo alle macerie dopo un bombardamento. Il romanzo di esordio di Luigi Mariani, sulla follia della guerra ma anche sull'amore e sulla speranza di una vita migliore

Dove non canta più il cielo
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Samir ha sette anni, suo fratello Ahmad appena due. Sono da soli, in mezzo alle macerie. Per miracolo sono riusciti a salvarsi da un bombardamento aereo. Un adulto, Waleed, resosi conto della situazione li porta a casa. Sarà sua moglie Faya a occuparsi di loro.

L'arrivo nella sua nuova casa non è dei più semplici. Samir scopre che non è una vera e propria casa ma una vecchia scuola e che gli altri bambini che vi si trovano non sono i figli di Ahmad e di sua moglie, ma orfani, come lui e suo fratello. Poi nota anche un'altra cosa strana, che lo colpisce: Faya prega in modo diverso dal marito e al collo ha una medaglietta che ritrae una donna con il velo...

La tranquillità di quella nuova esistenza, costruita dopo un po' di tempo, verrà squassata all'improvviso quando, nella scuola, arriverà un gruppo di jihadisti. Inizierà da quel momento l'esperienza più difficile di Samir.

Il libro di Luigi Mariani, "Dove non canta più il cielo" (ed. Paoline, pp. 160, 15 euro), si legge tutto d'un fiato. L'autore ha lavorato per circa nove anni tra Turchia, Iraq e Nord-Est della Siria come operatore umanitario per due Ong italiane. Ha pubblicato opere di poesia e racconti brevi.

In questo romanzo l’Autore descrive le tragedie ma anche la bellezza di un luogo che egli ha vissuto come operatore umanitario. Nel suo lavoro Mariani ha voluto dare voce ai tanti Samir sparsi nel mondo, con una speranza molto bella nascosta nel cuore: che presto possano tornare "a sentire il cielo cantare".

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