La lettrice da record: a 91 anni ha preso in prestito 25mila libri

Louise Brown legge. Anzi divora, ingurgita libri quasi come una macchina. Venticinquemila volumi in una vita, considerando, oltretutto, solo quelli presi in prestito alla biblioteca locale di Stranraer, in Scozia. Louise Brown ha costruito il suo record pazientemente, anno dopo anno: oggi ne ha 91, ma la sua carriera di superlettrice è cominciata nel 1946. In quell'anno la signora Brown ha ritirato il suo primo libro dagli scaffali della Castle Douglas Library, la biblioteca cittadina. E da allora, con costanza e cadenza regolare, ha preso in prestito almeno sei libri a settimana, per tutti e 63 gli anni seguenti. E li ha sempre restituiti, puntualissima, senza mai sgarrare di un minuto. Tant'è vero che la signora Brown vanta anche un altro record: quello di non aver mai preso una multa causa ritardo nella restituzione di un volume. In 63 anni di frequentazione assidua sarebbe stato d'altronde perfido punirla con una penalità oltraggiosa per la sua puntualità e fedeltà. Comunque la signora Brown non ha dato adito neppure a favoritismi, perché semplicemente ha sempre rispettato le scadenze, punto e basta.
Negli ultimi anni Louise Brown non si è fatta certo rallentare dall'età: anzi, la sua voglia di leggere è aumentata, fino ad arrivare a 12 libri presi in prestito ogni settimana. Davvero la signora riesce a leggerli tutti, dal primo all'ultimo e dalla prima all'ultima pagina? Non si sa. E poi: le saranno piaciuti, quei 25mila libri? Che genere preferisce? Tutti, probabilmente, vista la sua fame inesauribile. In ogni caso è la beniamina dei bibliotecari, che l'hanno definita «una signora straordinaria»: pare aspettino la sua visita settimanale con entusiasmo, per vederla riportare i libri già letti e scegliere quelli nuovi da portarsi a casa per un po'. Janice Goldie, responsabile dei servizi culturali della regione di Dumfries e Galloway intanto fa i conti: secondo lei quello di Louise Brown è un record, e in effetti viene da crederle. Così Goldie ha lanciato un appello: «Potrebbero esserci delle persone che hanno letto anche di più: vorremmo che si mettessero in contatto con noi».

L'idea è che quest'angolo di Scozia possa diventare una specie di paradiso dei lettori: un posto dove le librerie, in casa, possono anche essere vuote. Ma le teste dei cittadini, quelle sì, sono piene. Almeno di letteratura.