Hanno iniziato i pescatori francesi. Poi sono arrivati quelli spagnoli. Di seguito i camionisti inglesi. Proteste con scioperi e blocchi stradali si sono verificati in Olanda, Austria e Bulgaria. Oggi è in calendario la prima iniziativa degli armatori di pescherecci in Italia. In tutti i casi il grande nemico è uno solo: l’irresistibile corsa del petrolio, il cui prezzo è raddoppiato in 12 mesi. Tanto da mettere in pericolo, dicono gli interessati, l’esistenza di intere categorie. Che, infatti, si sono fatte sentire.
Sul piano politico a intervenire con i toni più duri è stato il presidente francese Nicolas Sarkozy che ha chiesto di abbassare l’Iva sui prodotti petroliferi, frenato dall’Europa che teme la creazione di regimi di favore per singole categorie.
I ministri delle finanze europei ne parleranno lunedì e martedì, mentre per lo stesso giorno è in calendario un vertice tra il ministro Tremonti e i petrolieri.
Gran Bretagna - I camionisti contro Brown
Francia - Porti bloccati: addio pesce
Spagna - Anche i tassisti in guerra
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.