L'ex imam di Carmagnola fonda un partito islamico in Senegal

Tre anni fa fu espulso dall'Italia per le sue posizioni fondamentaliste. Oggi Abdul Qadir Fadl Allah Mamour torna a far parlare di sé per la propria militanza politica. Ha fondato il "Partito islamico senegalese" e continua a fare propaganda della dottrina salafita su Internet

L'ex imam di Carmagnola fonda un partito islamico in Senegal

Dakar - Lo sceicco Abdul Qadir Fadl Allah Mamour, noto alle cronache italiane come l'imam di Carmagnola, torna a far parlare di sé a tre anni di distanza dall'espulsione dal nostro Paese. Ha fondato, in Senegal, un partito d'ispirazione religiosa . L'imam, sposato con una donna italiana convertita all'Islam, ha ripreso a fare propaganda della dottrina islamica salafita attraverso un sito internet dove racconta anche quali sono le sue attività in madrepatria in favore del Jihad. "Con alcuni fratelli abbiamo fondato il Pis (Partito islamico senegalese) - si legge nella sua missiva -. Questo nonostante una lunga sofferenza a causa di questo governo guidato dal presidente senegalese Wade che dice di chiamarsi Abdoulaye, ma in realtà è AbduBush, il cui embargo nei confronti della nostra famiglia non è ancora terminato".

L'Imam di Carmagnola denuncia di trovarsi in grosse difficoltà a causa di una presunta azione repressiva condotta nei suoi confronti da parte delle autorità locali. "Come sapete, della nostra famiglia fanno parte 6 bambini innocenti, che tra l'altro sono cittadini europei - si legge nella lettera - ma nonostante ciò non abbiamo visto alcuna istituzione difendere almeno i diritti umani di questi minorenni; forse perché sono musulmani? Questi bambini sono torturati dall'embargo di questo tiranno pagliaccio di Wade, poiché ogni volta che io rilascio un'intervista alla stampa o predico una khutba in moschea arrivano i gendarmi a staccarci abusivamente la luce, e addirittura l'acqua, minacciando i nostri vicini di casa di non parlare più con noi, e finanche i negozietti del quartiere a non venderci nulla; perciò siamo arrivati perfino all'embargo alimentare. Talvolta, incredibile a dirsi, siamo rimasti anche due giorni senza mangiare. Alhamdulillah siamo in compagnia dei fratelli palestinesi, afghani e iracheni?".

L'ex guida religiosa della provincia di Torino sostiene quindi di trovarsi insieme ad altri musulmani provenienti dai paesi dove sono attivi gruppi islamici armati. Su Internet si ritrovano le pubblicazione dei pensatori del fondamentalismo islamico, come Sayd Qutb, tradotti dalla moglie dell'ex imam di Carmagnola, la giovane milanese convertita all'Islam Aysha Barbara Farina. "Malgrado tutto questo, come vedete sul Web siamo riusciti a portare avanti il nostro lavoro di traduzioni - conclude -.

Quindi, cari fratelli e sorelle d'Italia che non ci avete dimenticato nelle vostre preghiere, vi chiediamo di pregare tanto per noi, perché inshaAllah un giorno possiamo fondare qui in Africa occidentale uno Stato Islamico, dove tutti voi oppressi dai governi europei, servi dei sionisti e colonie degli Usa, possiate venire a vivere in pace la nostra meravigliosa religione, l'Islam".

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