Le lezioni di Ford Coppola. "Fate ciò che amate"

Anteprima l'altra sera del Magna Graecia Festival: "Non so se la mia vita sono io oppure i miei film"

Le lezioni di Ford Coppola. "Fate ciò che amate"
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da Soverato (Catanzaro)

Per lui l'importante era trasmettere un messaggio ai giovani: credete nel futuro, nel vostro talento, nella famiglia umana, nei sogni. Consigli preziosi se offerti da uno dei più grandi registi della storia del cinema, Francis Ford Coppola. Il maestro, dall'alto dei suoi 86 anni, è arrivato l'altra sera a Soverato, la cittadina sullo Ionio, per ammonire gli studenti: evitate di inseguire i soldi a tutti i costi e di diventare schiavi del lavoro. Rifiutando le domande dei cronisti, ha invitato sul palco dieci giovanissimi spettatori a dialogare con lui e a fare prove di recitazione. "Fate ciò che amate" risponde a una ragazzina incerta sul futuro. E a chi gli chiede se da piccolo è stato triste, confessa: "Da bambino lo sono stato perché mio padre si spostava spesso per lavoro e facevo fatica a fare nuove amicizie, allora mi rifugiavo nei film ed è nata la mia passione per il cinema". Alla bimba che gli domanda quale impatto abbiano avuto le sue pellicole sulla società risponde: "Non lo so, mi chiedo spesso se la mia vita sono io oppure lo siano i miei film".

Probabilmente, l'altra sera gli pareva di stare proprio dentro un frame di Megalopolis, la sua ultima pellicola che ha accompagnato a Soverato per una serata speciale in anteprima del Magna Graecia Film Festival. Il maestro del Padrino e di Apocalypse Now ospitato in un piccolo cinema con l'aria condizionata malfunzionante e l'energia ballerina per cui a stento si è riusciti a proiettare la pellicola.

In un delirio di calore, incubi, sogni a occhi aperti, il pubblico ha visto il film che racconta la decadenza della società e la lotta di un visionario che vuole ridare parte della città (un incrocio tra New York e l'antica Roma) ai poveri e agli emarginati. Per cui, Coppola, asciugandosi il sudore, avrà pensato che, anche in una situazione del genere, non si può perdere l'occasione di parlare ai ragazzi del futuro. "Dobbiamo costruirne uno nuovo, e dobbiamo farlo insieme per il bene dei nostri figli - ha detto accorato -. Siamo tutti parte di un'unica famiglia, la famiglia umana".

Del resto questo è il compito che si è dato con Megalopolis, un testamento onirico, complicato, che sta portando in giro personalmente nel mondo e in Italia (dove soggiorna spesso in provincia di Matera, terra di origine dei suoi nonni) proprio perché nelle sale non ha avuto il successo che sperava.

E lui non si ferma. In Calabria vuole girare un film, non sulla mafia, ma su "cose belle".

Speriamo si trovi bene in questa meravigliosa regione che, a volte, incappa in qualche grossolana disorganizzazione. Che, non dubitiamo, non si ripeterà nella settimana del Magna Graecia Festival, sempre piena di grandi star, che comincerà il 26 luglio.

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