Via libera di Bankitalia allingresso a «tempo» di Mediobanca tra i grandi soci di Unicredit (pur con i diritti di voto congelati). In particolare Bankitalia ha approvato le modalità tecniche della cura durto volta a rafforzare il patrimonio di Unicredit, senza rilevare ostacoli per la «computabilità» delle azioni emesse nel Core Tier 1. Compreso linoptato che Mediobanca sottoscriverà agganciandovi il cosiddetto prestito «cashes»: ieri Unicredit ha ceduto il 3,5% a 1,8 euro allontanandosi sempre più dai valori dellaumento (3,083 euro). Intanto i grandi soci della superbanca (Cariverona, Crt e Carimonte) si vedranno lunedì a Milano per un primo confronto sul rinnovo del cda Unicredit in scadenza allassemblea di bilancio di maggio. Allincontro parteciperanno per Cariverona il presidente Paolo Biasi e Gianfranco Gutty; per Torino ci sarà il presidente Andrea Comba ma probabilmente non Fabrizio Palenzona, influente vicepresidente dellistituto milanese. Carimonte manderà il presidente Andrea Landi e Piero Gnudi. Più che sulla stesura della lista di maggioranza, attesa entro aprile, le fondazioni «rifletteranno» sulla governance del gruppo. Comprese le modalità per allargare e rendere più «condivisi» alcuni meccanismi decisionali.
Al momento non sarebbe, invece, in discussione lamministratore delegato Alessandro Profumo, al quale i grandi soci hanno confermato la fiducia anche nel pieno della crisi sfociata nella maxi-ricapitalizzazione. Qualche dubbio sarebbe, invece, stato sollevato sulla conferma del presidente Dieter Rampl ma anche in questo caso pare prevalere la linea della continuità.
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