Via libera della Camera Oggi il sì definitivo

RomaVia libera alla fiducia al governo sulla manovra. L’aula di Montecitorio con 329 sì e 275 no ha ribadito la fiducia al provvedimento già votata dal Senato. Il sì definitivo è previsto per oggi dopo l’esame degli ordini del giorno.
«Si tratta di una manovra da 50mila miliardi delle vecchie lire, che l’Unione Europea ci ha imposto, comporta sacrifici ma era necessaria», ha commentato il premier Silvio Berlusconi. Il testo è rimasto sostanzialmente identico a quello già licenziato da Palazzo Madama. Resta il taglio netto ai trasferimenti per enti locali e regioni e il blocco del turn-over. Per quanto riguarda le pensioni arriva lo scalone unico per le lavoratrici del pubblico impiego che a partire dal 2012 andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni.
Tra i tagli più decisi quello degli enti «inutili»: soppressi Isae, Ipost, Ipsema, Ispel e Isfol. Torna pure al 74 per cento la soglia di invalidità per poter ottenere l’assegno di sostegno (quindi le persone affette da sindrome di down non saranno escluse). Le verifiche aumenteranno a 250.000. Ci sarà un giro di vite sulle false attestazioni da parte dei medici sulle microinvalidità causate da incidenti stradali.


Introdotti anche tagli per i manager ma soltanto per la quota di stipendio che supera i 90mila euro annui che verrà ridotta del 5 per cento, quella che supera i 150mila del 10 per cento. Tireranno un pochino la cinghia anche i politici con un taglio del 10 per cento a decorrre dal 1 gennaio 2011 per ministri e sottosegretari non parlamentari.

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