Dopo oltre sette mesi di angoscia, lincubo si è chiuso per i 22 marittimi, sei italiani e 16 filippini, la cui imbarcazione era stata sequestrata lo scorso 21 aprile da un gruppo di pirati libici al largo delle coste della Somalia. La nave «Rosalia DAmato» è stata liberata. «Nessun blitz, solo unazione di coordinamento per far scendere i pirati con il supporto di una unità navale della Marina militare italiana che era in zona, cioè lAndrea Doria», per la liberazione del cargo. E nemmeno il pagamento di un riscatto - «non almeno da parte nostra», ha spiegato il comandante Carlo Miccio, responsabile della sicurezza per la compagnia armatrice Perseveranza di Navigazione spa. «I pirati sono scesi dalla nave e sono scappati».
La notizia della liberazione ha fatto commuovere Giuseppe DAmato, il decano degli armatori italiani, titolare della Perseveranza Navigazione di Napoli. Il lieto fine della vicenda non fa però dimenticare che nelle mani dei pirati somali resta ancora la Savina Caylyn. A bordo ci sono 43 uomini dequipaggio, tra cui undici di nazionalità italiana.
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