Via libera al parcheggio. E scoppia la lite tra la Lega e il Pdl

Ma siamo sicuri? Domanda obbligatoria prima di salire sulla metropolitana in partenza dalla nuovissima stazione di Assago Milanofiori Forum. Destinazione Milano Famagosta. Fermata intermedia Assago Milanofiori Nord. Tutti a bordo per l’ultimo (si spera) sopralluogo prima dell’inaugurazione di domenica 20 febbraio. La Commissione Agibilità ha dato il suo via libera: non sussistono problemi ostativi all’apertura. Domani, con il biglietto da due euro e dieci che scatena grandi polemiche, si potrà andare da Assago a Milano.
La stazione del Forum è sopraelevata, per entrare si passa sopra l’A7, l’autostrada Milano Genova, attraverso una passerella coperta. Un bar per rifocillarsi, nessun negozio. Si può scendere anche dalla parte opposta e l’altro braccio della passerella conduce ai parcheggi di Milanofiori. Il parcheggio di interscambio del Forum non è ancora pronto, ma è destinato a ospitare quattromila auto, necessarie in occasione dei grandi eventi del palazzetto.
La prova metropolitana non delude. Il treno va, corre quasi dappertutto in superficie, supera le curve, entra e esce dalla galleria, rallenta per lasciar passare un altro treno, si ferma a Famagosta. Il nuovo tracciato, in tutto 4,8 chilometri, costeggia l’A7, corre lungo il quartiere Cantalupa, percorre 2,8 chilometri nel comune di Milano prima di approdare all’ultima fermata milanese della M2. Scendiamo, mentre il vagone della metropolitana prosegue verso Gessate.
Insomma, non è un convoglio fantasma destinato a dimostrare che tutto funziona ed è pronto per il cocktail d’apertura. Tra i collaudatori l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, l’assessore provinciale, Giovanni De Nicola, il presidente della Mm, Lanfranco Senn. La Provincia continua a sollevare obiezioni: «Non abbiamo ancora firmato, perché i nostri tecnici hanno ricevuto i documenti solo da poche ore». Ma De Nicola dopo il tour sembra rasserenato.
Qualcuno nei giorni scorsi aveva segnalato problemi sui binari, difficoltà persino a lasciare la stazione di Famagosta. Invece si aspetta il treno giusto, quello con l’innovativa indicazione “Assago”, e riusciamo a tornare sani e salvi al punto di partenza. I binari sono stretti, come protestano i critici, appena un metro e dieci centimetri, ma nello standard consentito.
La stazione avrebbe dovuto essere aperta il 23 gennaio scorso, ma i precollaudi interni hanno segnalato errori di esecuzione, in particolare nel segnalamento, indispensabile per la sicurezza. Così sono partiti i lavori di rifacimento dei cablaggi, conclusi nella notte tra giovedì 17 e ieri. Tra gli altri difetti, ritardi in alcuni aspetti tecnico-impiantistici e nelle finiture. MM assicura di aver formalmente contestato alle due imprese appaltatrici (Salini per l’armamento e A.M. General Contractor per le opere di competenza) ritardi e difetti di lavorazione.
Nella sala destinata agli impianti tecnologici, garantiscono i tecnici, ora è tutto a posto. Fili verdi, blu, rossi, una specie di master mind di cavi. Qualcuno non era al posto giusto e ha bloccato l’apertura della stazione. E adesso? Emanuele Maistro, responsabile dell’Unità Tecnica Impianti di MM, quasi si arrabbia: «Abbiamo firmato tutti i verbali e ci siamo presi tutte le responsabilità. Naturale che sia tutto a posto».


La commissione Agibilità segnala qualche dettaglio che non va, ma sono minuzie: alla stazione intermedia di Milanofiori c’è ancora bisogno di ultimare le pulizie e sono in funzione solo tre ascensori al posto di cinque. «Nulla di ostativo» si sbilancia la relazione. Appuntamento a domani per la puntata finale..

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