Salvo complicazioni e imprevisti dellultima ora, è ormai fatta. Il Gran premio di Roma si farà. La prima edizione è fissata per il 2012, lannuncio e lufficializzazione dovrebbero arrivare in settimana (giovedì), quando sarà il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, a spiegarne i dettagli. A più riprese, nelle settimane scorse, Bernie Ecclestone aveva confermato quanto tenesse ad un Gran premio cittadino a Roma. Promotore del progetto è Maurizio Flammini, limprenditore romano già organizzatore del mondiale Superbike che cullava lidea fin dagli anni Ottanta. Mesi fa, al «Giornale», limprenditore romano ha raccontato che fu lo stesso Enzo Ferrari a suggerirgli una corsa cittadina nella capitale.
MINACCIA TOYOTA Mentre lItalia può cominciare a far festa pensando che nel 2012 potrà avere due Gp, ci si domanda quale F1 parteciperà a queste gare. Benché Mosley sembri pronto a trattare sul tetto al budget 2010 con lassociazione dei team presieduta da Luca di Montezemolo (un incontro è fissato in settimana), la situazione fra squadre e Federazione pare farsi sempre più tesa. Ieri, John Howett, gran capo Toyota F1, e vicepresidente della Fota, lassociazione dei team, è andato oltre. È stato infatti il primo a dire chiaro e tondo che «a queste condizioni», cioè con il tetto al budget 2010 a 44 milioni di euro e con poca chiarezza su come controllare i costi, «la Toyota non si iscriverà al mondiale». Non solo: ha aggiunto che anche la Casa giapponese guarda ad altre serie motoristiche come Le Mans.
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