«A Genova ci sono molti turisti, è una città in controtendenza». Parola dell'assessore comunale al Commercio e ospitalità, Gianni Vassallo. E cosa c'è di meglio per accoglierli se non una nuova tassa sul turismo? Infatti la civica amministrazione genovese sta vagliando l'ipotesi di una tassa di soggiorno. Due, tre euro da aggiungere alla tariffa dell'albergo. «In fondo, quando si sceglie una città - osserva Vassallo -, la si sceglie per quello che offre, non per i due o tre euro in più che si trovano sulla tariffa dell'albergo». A notte, ovviamente. Ma con i proventi delle tasse, il soggiorno per il turista - promette il Comune - sarà tutta un'altra cosa. «I fondi saranno investiti nuovamente sul turismo - dice l'assessore alle Attività turistiche -, per far conoscere Genova e per offrire mostre ed eventi al turista in città. Che quindi ci viene più volentieri». Già questa estate l'assessore al turismo della regione Liguria, Angelo Berlangieri, aveva chiesto ai colleghi dei Comuni liguri di trattenersi da imporre nuove tasse sul turismo, comparto già provato dalla crisi economica. Ma Genova è un paradiso felice.
Quindi via libera allo studio della nuova gabella. «E' ancora un ipotesi. Intanto, stiamo lavorando con gli operatori del settore - precisa Vassallo - che dovranno aumentare le tariffe delle loro camere e comportarsi come dei sostituti d'imposta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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