La liberazione della farfalla

Bentornata Farfallina. Voi pensere­te alla primavera e al leggiadro in­setto e invece il ritorno in questione è proprio la farfallina indossata magnifi­camente da Belén a Sanremo. È stato quello il punto di svolta nel moralismo radical-progressista del nostro Paese.

Vi ricordate com’era diventato cupo e bacchettone il rigore sessuale delle Sini­stre Sparse ma Allineate ai tempi del bunga bunga? Era disdicevole ogni laz­zo e ogni goliardia, ogni battuta sul ses­so e ogni esibizione di gnoccheria e man­drilleria.

Ora, da quando Berlusconi non è più al governo è tutta un’altra musica.Le Na­talie Aspesi riprendono a tuonare con­tro il moralismo che fino a ieri era sinoni­mo di virtù antiberlusconiana. I Miche­le Serr­a riabilitano la liberazione sessua­le e sull’onda farfallesca di Belén ci ricor­dano che il sesso e il corpo non sono oscenità. E in modo più sguaiato, dopo l'elogio della serietà dei tecnici, ripren­de l’onda lunga del Sessantutto, quella specie di porno-euforia da sesso libera­to.

Avevano indossato una maschera po­co credibile ai tempi del Berlusca; fior di maiali si vestivano da ayatollah, era tut­to un trionfo di patria, pudore e fami­glia. Ora della patria si sono già stancati, e infatti da quando non c’è più la Lega al governo da mettere contro il centro-de­stra, è sparita dai sermoni. La famiglia torna ad essere quella becera prigione da sfasciare; via il fascismo repressivo, viva la spudoratezza.

E la farfalla, per troppo tempo ridotta a una larva, vola in libertà.

Bentornata Farfallina, addio sobrietà di Rigor Montis.