Nessun arresto, né un provvedimento di fermo. Ma una denuncia in stato di libertà per tentato omicidio e ciò in base «al codice e in virtù della mancata flagranza di reato». Laggressione ai due giovani gay allEur a Roma è diventata un caso politico-giudiziario da cui è scaturito uno scontro tra Procura e Campidoglio e un botta e risposta tra il procuratore Giovanni Ferrara e il sindaco della capitale, Gianni Alemanno.
Dopo aver giudicato «inaccettabile» la decisione del magistrato («frutto di un cavillo procedurale») di non procedere almeno a un fermo nei confronti dellaggressore - un pregiudicato quarantenne - Alemanno ha ribadito di essere «in totale disaccordo» per quella che definisce una «scelta ampiamente discrezionale» di piazzale Clodio di limitarsi a una denuncia. Il procuratore Ferrara difende loperato del suo sostituto codice alla mano: «È quantomeno improprio parlare di cavillo procedurale, la Procura si è mossa, anche in questo caso, secondo le regole dettate dal codice che tutela le garanzie di tutti i cittadini. Quello che è stato definito cavillo procedurale in realtà è la mancata flagranza di reato. Laggressore è stato individuato parecchie ore dopo il fatto. Abbiamo ricevuto la denuncia dalla polizia su una la vicenda che è molto grave e prenderemo tutti gli opportuni provvedimenti del caso». Nelle prossime ore, infatti, secondo quanto si è appreso, la Procura potrebbe emettere un decreto di fermo nei confronti dellaggressore dei due ragazzi, provvedimento che sarà valutato dal gip.
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