Euro 13.33. La cifra non è spropositata. Ma va ad aggiungersi ad altri 10 euro e soprattutto a sottrarsi dallo stipendio che percepisce un operaio impegnato nell'opera di messa in sicurezza della Stoppani di Cogoleto. Quei 13.33 euro sono quelli che l'«azienda», cioè il commissario straordinario che si occupa dell'ex fabbrica chimica altamente inquinante, trattiene dalla busta paga per darli alla Cgil.
Tutto sarebbe normale se il lavoratore che si vede prelevare quei 13.33 euro fosse iscritto alla Cgil. Invece no. Dal 17 marzo, con altri suoi colleghi, quel lavoratore ha restituito la tessera del sindacato rosso per aderire alla Cisal, una sigla autonoma.
Sulle prime, cioè sulla busta paga di marzo, la trattenuta era in effetti di soli 10 euro (perché la Cisal chiede meno agli operai). Ma un mese più tardi gli operai che hanno stracciato la tessera Cgil hanno ricevuto la brutta sorpresa: tra le ritenute ce n'era una da 10 euro e ben due distinte da 13.33. Cioè quelle per pagare anche la Cgil, con tanto di recupero della quota di marzo.
Stupiti, i lavoratori hanno chiesto spiegazioni al datore di lavoro, nella fattispecie il commissario Cecilia Brescianini.
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