Libia in fiamme, chi controlla città e pozzi di petrolio

A nove giorni dall’inizio della sommossa popolare in Libia, si comincia a definire il quadro di chi controlla le principali città e i luoghi chiave del settore petrolifero

Libia in fiamme, chi controlla città e pozzi di petrolio

A nove giorni dall’inizio della sommossa popolare in Libia, si comincia a definire il quadro di chi controlla le principali città e i luoghi chiave del settore petrolifero. Ecco in sintesi il quadro generale.
ZUARA (120 km ovest di Tripoli)
La città è controllata dagli antigovernativi, hanno affermato coloro che sono riusciti ad uscire dal Paese attraverso il confine tunisino.
SABRATHA (70 km a ovest Tripoli) Alcuni resoconti danno la città in mano agli insorti, mentre la stampa sottolinea il forte dispiegamento di truppe fedeli a Gheddafi nella zona.
ZAWIA (50 km a ovest di Tripoli) Il centro della città, secondo i testimoni, è in mano ai dimostranti, mentre la periferia è circondata dall’esercito. A Zawia c’è una raffineria che produce 120.000 barili di petrolio al giorno.
TRIPOLI Le strade della città appaiono oggi calme. La Piazza Verde è stata teatro di una nuova manifestazione filo Gheddafi. Pochi i negozi aperti presi d’assalto dagli abitanti. Nella capitale il rais avrebbe concentrato negli scorsi giorni le forze speciali guidate dai figli maggiori e i reparti di elite di mercenari africani. Stamani, secondo i testimoni, alcuni depositi di armi sono stati aperti ai civili.
MISURATA (200 km a est di Tripoli) I dimostranti hanno preso il controllo della città portuale, importante snodo energetico, riuscendo a respingere la controffensiva lanciata dalle truppe fedeli a Gheddafi.
SIRTE (450 km a est) La città natale di Gheddafi è sotto il controllo del governo, le strade sono presidiate da polizia e militari. L’area ospita numerosi impianti petroliferi, la sua importanza è soprattutto psicologica, dato il legame con il rais.
RAS LANUF (660 km a est) I resoconti sulla situazione nella città, un altro dei principali poli petroliferi del Paese, sono discordanti, non è possibile stabilire chi controlli l’area, dove è collocata una raffineria da 220.000 barili al giorno.
MASRA EL BREGA (780 km a est) La città, dove si trova un terminal per l’export, è in mano ai rivoltosi.
AJDABIYAH (850 km a est) La stampa di Bengasi indica che la città è in mano agli anti-Gheddafi.
BENGASI (1.000 km a est) La seconda città del Paese è in mano all’opposizione.
SARIR (1.200 km a est) L’area al confine con l’Egitto, sede di un importante giacimento petrolifero, sarebbe sotto il controllo dell’opposizione, ma la notizia non è verificabile.
TOBRUK (1.250 a est) La città è sotto il controllo dei dimostranti anti-regime.


SUD DEL PAESE Ci sarebbero scontri a Garyan, 100 km a sud di Tripoli, ma la circostanza non può essere verificata. L’area sembrerebbe essere ancora sotto il controllo del governo, soprattutto nelle zone dove è forte la tribù a cui appartiene anche Gheddafi, Gadhdhfa.

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