Un libraio inglese: «Restivo litigò con la donna trovata uccisa»

Spunta un testimone per l’omicidio della ragazza inglese che incastrerebbe Danilo Restivo. Heather Barnett, la donna uccisa a Bournemouth in Inghilterra per il cui omicidio è sospettato Danilo Restivo, l’uomo coinvolto anche nell’inchiesta sull’assassinio di Elisa Claps. Il testimone rivela che la donna litigò con l’uomo alcuni giorni prima di morire. Lo racconta il librario Rodney Browne, testimone dell’omicidio, in un’intervista che ha fatto il Tg5. «Heather era angosciata - rivela Browne - per quel giovane italiano che era andato a casa sua per far cucire delle tende. Quando era entrato, la chiave era inserita nella serratura. Quando Heather lo accompagnò all’ingresso si accorse che le chiavi erano sparite. «Dove sono le mie chiavi?» chiese. A Danilo disse di svuotare le tasche - continua - ma Heather pensava che non avesse tirato fuori tutto». A Rodney Browne la donna, che in passato era stata sentimentalmente legata al libraio, disse che sarebbe andata fuori per il weekend ma che al suo ritorno avrebbe affrontato la questione con Fiamma, la moglie di Danilo Restivo. «Le consigliai di cambiare la serratura. Non so se lo fece - risponde Rodney Browne - e non so se ci sia poi stato quel confronto con Fiamma». Otto anni fa Heather Barnett fu assassinata e orrendamente mutilata nella sua abitazione, a Bournemouth, in Inghilterra, di fronte alla villetta dove Restivo vive dal 2002. Cresce l’attenzione mediatica sul caso Claps anche in Inghilterra. L’interesse è suscitato dalle analogie e dai legami che legano la vicenda di Potenza con l’omicidio di Heather Barnett, nel Dorset. La donna, una sarta di 48 annni, fu trovata uccisa con un grosso corpo contundente, trovata nel bagno di casa con i seni mutilati e con due ciocche di capelli nelle mani, non appartenenti a lei. A scoprire il corpo furono le figlie, all’epoca di 11 e 14 anni, rientrate a casa da scuola.

Intanto a Potenza, la chiesa dove è stato ritrovato il corpo di Elisa Claps rimarrà sotto sequestro a tempo indeterminato. I magistrati inglesi hanno chiesto alla Dda di Salerno di essere informati sugli sviluppi dell’inchiesta sulla morte di Elisa.

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