Ma quali sono i numeri del mercato editoriale in cui vengono a inserirsi gli e-book e qual è lattuale consistenza del libro digitale? In Italia i dati dellAie (Associazione degli editori) arrivano sino al 2009 e segnalano una media di quasi 60mila titoli stampati ogni anno (lultimo dato consolidato è quello di 59mila titoli nel 2007 per un totale di 235 milioni di copie stampate). I numeri sul venduto invece ci indicano un ordine di grandezza di 31 milioni di copie nei primi 6 mesi del 2009. A confronto, lo spazio occupato dalleditoria digitale è ancora minimo: nel 2008 sono stati pubblicati 542 titoli e-book, nel 2009 633 e nei primi cinque mesi del 2010 438. Le previsioni relative a questa nuova fascia di mercato evidenziano però una crescita ad alta velocità. Se il giro di affari era lo 0,03 del totale nel 2009, per il 2010 si passerà già, secondo le stime, allo 0,1: a circa tre milioni e 400mila euro. Entro dicembre 2010 anche il numero di titoli inizierà a essere consistente. Secondo le indicazioni degli editori a quella data saranno scaricabili dalla rete 6950 titoli che rappresentano il 2% di quelli «commercialmente vivi». Come spiega Giuliano Vigini, tra i massimi esperti del mercato librario italiano: «Ormai si stanno muovendo i grandi editori e quindi inevitabilmente il mercato reagisce. Magari ci vorrà più tempo di quanto immaginiamo però, anche perché tutti sono molto prudenti verso una tecnologia che cambia molto in fretta... Ci vorranno cinque o sei anni per avere un consolidamento della situazione anche perché larrivo delle-book cambierà anche il prezzo del cartaceo e questa è una questione rilevante».
Ma il dato di fatto è che e-book o non e-book il mercato diventa sempre più veloce. Sempre Vigini: «Dal 1996 al 2009 510mila libri sono finiti fuori catalogo. Sono ritmi di ricambio difficili da sopportare per i piccoli editori».Libri di carta Troppi titoli per un mercato già saturo
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