Libri: il reportage sui bambini violati e il romanzo del rapinatore-runner

Presentati a Roma il libro-denuncia di Giuliano Crisalli sull'infanzia riubata e il giallo-psicologico di Edmondo Mingione sulle emozioni della corsa

Uno shockante libro-denuncia sui bambini maltrattati di Giuliano Crisalli e un romanzo che ha come protagonista un giovane corridore, scritto da Edmondo Mingione.
Sono due opere, presentate in questi giorni a Roma, su cui riflettere.
Il primo si chiama «Achtung bambini», edito da Redazione (Genova), ed è il lavoro di un esperto giornalista con lunga esperienza alle spalle.
Alla libreria Feltrinelli della capitale ne hanno dibattuto Giuseppe Ayala, Giulio Anselmi, Gabriella Carlucci, Paola Ferrari, Ferdinando Imposimato, il Presidente dell'Enpam Eolo Parodi, Paola Saluzzi e il Presidente della Stampa Estera in Italia, Maarten Lulof Van Aalderen.
Si tratta di un «reportage dal mondo dell'infanzia rubata", come è stato definito e sono serviti 4 anni di ricerche a Giuliano Crisalli per scrivere questo lungo "articolo" che comincia con cifre impressionanti.
Dati, statistiche, documenti giornalistici, influenti prese di posizione, iniziative di organizzazioni umanitarie. Materiale che getta in faccia al lettore i troppi orrori che hanno per protagonisti i bambini di ogni parte del mondo.
E i documenti raccolti dall'autore pongono a tutti, ma soprattutto ai potenti della terra, terribili domande, rimaste finora senza risposte. Si parla di bambini in balia di adulti depravati, di pedofili, sfruttari e assassini. Di milioni di bambini e bambine morti, in varie parti del mondo. Ma anche di meravigliosi volontari sparsi nel mondo che cercano di salvere queste piccole vittime.
In «Achtung Bambini» c'è una denuncia sociale che si rivolge a tutti, un pesante "j'accuse", quansi una chiamata alle armi per combattere sullo stesso fronte.
Molto diverso è l'altro libro, presentato al Circolo Canottieri Roma. Il romanzo di Mingione "Falsa Partenza" (Edizioni Interculturali) racconta la strana storia di un ragazzo solitario e molto dotato fisicamente che ama correre. Non riesce, però a giudicare se le sue prestazioni siano soddisfacenti e a confrontare con altri "amatori della corsa", così decide di mettersi alla prova in un modo originale: compie una serie di rapine e alla fine scappa a piedi, riuscendo a sfuggire alla cattura grazie alla sua agilità e velocità.
Giovanni, così si chiama il protagonista del romanzo, non è un superuomo, ma un giovane disorientato che ha commesso una serie di bravate che possono costargli molto care. La storia narra della ricerca del colpevole da parte della polizia, con l'aiuto di un allenatore di atletica. Attraverso le vicissitudini di Giovanni il romanzo analizza le grandi emozioni che assapora chi si dedica alla corsa.
All'incontro per presentare l'opera hanno partecipato Daniele Masala e Nicola Pietrangeli, coordinati da Carla Pilolli e l'ospite d'eccezione Michele Placido ha letto alcuni brani del libro.

Nel pubblico c'erano molti «runner»: dal presidente del Circolo Canottieri Roma Andrea Tinarelli al presidente della Rai Paolo Galimberti, al direttore generale dell'Agenzia italiana per il farmaco Guido Rasi, al presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua, al presidente dell'Anica Paolo Ferrari. E ancora, il maestro Gianni Mazza con la moglie Paola Lucidi, Stefano Dominella, Paola Saluzzi, Roberto Ciufoli, Saverio Vallone, Livia Azzariti.

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