Licenziato dalla sua squadra per un farmaco che toglie l’appetito

Licenziato dalla sua squadra per un farmaco che toglie l’appetito

Licenziato in tronco dalla sua squadra per aver assunto un farmaco che toglie l’appetito e che è presente nella lista delle sostanze proibite dalla federazione ciclistica internazionale: è questa la sorte del ciclista Lorenzo Bernucci, corridore ventisettenne originario di Ortonovo, in provincia della Spezia, e nel 2005 già vincitore di una tappa del Tour de France.
Il ciclista italiano, fino all’altro ieri impegnato nella Vuelta di Spagna, è stato subito messo alla porta dal team tedesco «T-Mobile», che ha annunciato il suo licenziamento sul proprio sito internet: «La T-Mobile ha concluso il contratto con Lorenzo Bernucci - si legge nel comunicato diffuso in rete - dopo la notifica da parte dell’Unione ciclistica internazionale del risultato positivo del suo test per la sibutramina».
«Non sappiamo se ci sia stato un tentativo di aumentare le prestazioni o meno - ha commentato Bob Stapleton, direttore generale della T-Mobile - ma è inaccettabile che i corridori prendano farmaci senza l’approvazione del medico della squadra».


L’estate 2007 si conferma così davvero nera per i ciclisti professionisti della Liguria: il licenziamento di Bernucci è infatti di poco successivo ai guai di Alessandro Petacchi, accusato di aver assunto un quantitativo di Ventolin (farmaco per ridurre l’ansia) superiore al consentito e costretto a rinunciare al Tour (Petacchi è stato poi assolto dall’accusa di doping dalla commissione disciplinare della Federciclismo, che ha respinto la richiesta di squalifica di un anno formulata dal procuratore Torri).

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