Roma - Antonio Di Pietro vuol sapere i nomi "almeno
dei politici italiani" che hanno conti in Liechtenstein compresi nella lista attualmente in possesso dell’Agenzia delle Entrate. "Da cittadino e da leader di partito impegnato nella redazione delle liste di candidati per le prossime politiche - dice il leader dell’Italia dei
Valori - ritengo di avere il diritto di conoscere i nomi quantomeno dei politici: per evitare di ritrovarmi a candidare persone che poi invece non
hanno tempo per venire in parlamento in quanto sono impegnati ad andare in tribunale".
Buttiglione "Sono stato professore e co-rettore presso una prestigiosa istituzione culturale nel Liechtenstein, la International Academy of Philosophy. In quel periodo, ovviamente, ho percepito dei denari dalla International Academy of Philosophy che ho allocato in un conto". Lo riferisce il senatore Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc in un'intervista ad Affaritaliani.it. "Ero residente e i residenti possono aprire conti. Non si tratta di un conto cifrato - sottolinea Buttiglione -, ma un conto come quello della povera gente che prende lo stipendio. È una cosa naturale, ci sono 2mila italiani che lavorano in Liechtenstein e immagino che ci siano 2mila conti, il mio è uno di quelli. Dopodichè ho smesso di lavorare in Liechtenstein, ho tenuto aperto il conto nella romantica speranza di riuscire a tornarci un giorno.
Su questo conto non avvengono operazioni da diversi anni, da quando non sono più attivo lì e dovrebbe esserci la rilevante somma di 4.500 franchi svizzeri, pari a circa 3mila euro. Il conto è ancora aperto ma è inattivo da molti anni. È una cosa nota che ho lavorato in Liechtenstein, lo sanno tutti. Nulla da nascondere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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