nostro inviato a LAquila
Dopo il malore di sei mesi fa, un mancamento. Prima un giramento di testa, poi un lieve malore, forse dovuto al freddo improvviso calato su LAquila in serata, forse a una crisi ipoglicemica, analoga ma molto più lieve però di quella accusata a Montecatini il 26 novembre scorso. Alla fine del comizio nel capoluogo abruzzese, Silvio Berlusconi chiede un bicchiere dacqua ed è accompagnato giù dal palco. Poi, per precauzione viene visitato da due medici presenti. Nulla di preoccupante: il presidente di Forza Italia lascia la piazza del Duomo e fa sosta in un albergo cittadino. Sta già molto meglio, anche se la permanenza a LAquila si prolunga fino a notte fonda. Cè anche un consulto telefonico con il professor Zangrillo che lo aveva operato (applicando un pacemaker) a Cleveland, e il Cavaliere viene monitorato da un cardiologo. Lo staff comunica che «la visita è stata ampiamente rassicurante». Sono risultati tutti negativi gli accertamenti diagnostici, tra i quali un elettrocardiogramma e un esame del sangue. Il Cavaliere mangia un po di frutta in albergo, mentre il suo entourage organizza il rientro a Roma. Biagio Tempesta, il sindaco del capoluogo abruzzese, era accanto allex premier durante il comizio: «Sono scosso. Lho visto pallido. Credo che tutto sia dipeso dal freddo, dalla stanchezza e dalla sua grande voglia di stare con la gente. Era stato concordato un suo intervento di venti minuti, invece è andato avanti per oltre unora».
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