È un ligure l’uomo nuovo del pugilato italiano

È un ligure l’uomo nuovo del pugilato italiano

Nerina Sanna

da Berlino

È nella capitale tedesca da lunedì scorso, Alberto Colaianni, l'uomo nuovo del pugilato italiano che potrebbe emulare le gesta di un altro «grande» ligure, Bruno Arcari. Colaianni, da tre anni campione italiano assoluto, detentore di un mundialino continentale Ibf, sabato sera gioca la sua - meritata - chance mondiale. Nell'infernale «Berlin Tempodron Arena» lo aspetta l'idolo di casa Markus «boom boom» Beyer, campione in carica della corona più prestigiosa, quella Wbc (Word Boxino Council): una autentica macchina da pugni, con un palmares di 33 vittorie (13 prima del limite) e due sole sconfitte. Il tifo sarà tutto per il campione, ma Colaianni non è tipo da farsi intimidire: «Infondo lui due incontri li ha persi - dice tranquillo - mentre io sono ancora imbattuto…».
Già, perché da professionista (1999), il pugile di Cornia di Moconesi su 18 combattimenti ne ha vinti altrettanti (due per KO); Colaianni è cresciuto pugilisticamente nella «Tito Copello» di Chiavari, e nel nostro paese non ha avversari. Quindi la chance mondiale gli spettava di diritto ad un'età - 33 anni - che per un pugile significa piena maturità fisica e tecnica.
A casa sua, nel piccolo paese della Fontanabuona dove siamo andati a trovarlo, accanto a decine di coppe e medaglie, c'è anche un quadretto con l'autografo di Marvin Hagler. «Me lo ha fatto personalmente - ci ha detto con una punta d'orgoglio - dopo aver visto un mio combattimento: che emozione!».
Ma sabato tocca a lui. Alberto ha preparato il mondiale a Grosseto, nella palestra della Pugilistica Grossetana di Umberto Cavini, con i maestri Sassarini e Scapecchi, incrociando i guantoni con pugili di valore quali Emanuele Grilli, Luca Tassi e l'ungherese Gabo Halazs. A Berlino è arrivato lunedì con un volo diretto da Pisa, con i suoi manager Umberto e Rosanna Conti Cavini, i due maestri ed il direttore organizzativo della scuderia di Grosseto Franco Ciardi.
Ma questo Beyer che tipo è? «Uno di Colonia che picchia - sorride il pugile ligure - e che avrà dalla sua il fatto di giocare davanti al suo pubblico. Ho visto diverse cassette di suoi incontri: posso batterlo».
Il tedesco, unico campione del mondo della Germania, ha difeso con successo la sua corona l'ultima volta il 3 settembre 2005, vincendo ai punti contro lo statunitense Omar Sheika.
Venerdì al Showtime Marlene-Dietrich-Platz di Berlino ci saranno le tradizionali operazioni di peso e le visite mediche.
Ma al «Berlin Tempodron» Colaianni non sarà solo: un pullman di tifosi, capitanato dalla vulcanica Sara Negri, partirà sabato di buonora da Gattorna per far sentire tutto il calore possibile ad Alberto. «Un motivo in più per fare bene», afferma concreto e convinto il pugile italiano.
Poi ci saluta, perchè il maestro Sassarini lo richiama all'ordine: i guantoni per l'ennesimo allenamento sono pronti ed il match che vale una carriera è ormai alle porte.

Per i più esperti di TV satellitare, il match sarà trasmesso in diretta dall'Emittente tedesca Ard Est 1.
L'arbitro del mondiale sarà l'inglese Larry O'Connell, con i giudici Robin Dolpierre (Francia), Daniel Van De Wiele (Belgio) e Francisco Marcos Vazquez (Spagna).

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