Liguria ago della bilancia per conquistare il Senato

Le raccomandazioni più importanti per esercitare il diritto di voto

Liguria ago della bilancia per conquistare il Senato

(...) Luigi Morgillo o Roberto Castelli, in caso di buona affermazione della Lega, oltre a Roberta Pinotti e Claudio Gustavino (Pd) e Cristina Morelli (Sinistra Arcobaleno) o Luigi Lusi (Pd). Seconda ipotesi: vince Veltroni. Eletti Pinotti, Gustavino, Lusi, Stefano Fassina e Brunella Ricci (Pd) o Carmen Patrizia Muratore (Italia dei Valori), oltre a Musso e Bornacin (Pdl), più Boscetto (Pdl) o Morelli (Sinistra Arcobaleno). Va da sé allora che, per pochi voti di differenza, si sposta un equilibrio che avrà fondamentali conseguenze a livello nazionale.
In questo senso, il Pdl manifesta una ragionevole fiducia: secondo il coordinatore cittadino, Roberto Cassinelli, il Popolo delle libertà si sente di avere «50mila voti di vantaggio» sul Partito democratico. Che nel frattempo - quasi a conferma - si mantiene prudente come mai nelle passate consultazioni elettorali in Liguria. «Si può vincere per una manciata di voti», avverte ad esempio il senatore Egidio Banti. Unanime è comunque il giudizio sul fatto che le elezioni liguri costituiscano un test particolarmente importante per il Pd. Anche perché alle ultime elezioni amministrative genovesi che hanno portato Marta Vincenzi al vertice di Palazzo Tursi, Ds e Margherita, le due componenti dell’attuale Pd, hanno perso 9 punti percentuali. A questo proposito, si sono infittite le voci - ovviamente senza ricevere conferma ufficiale - di una sorta di «patto segreto» di desistenza che potrebbe indurre gli elettori della Sinistra Arcobaleno a riversare il proprio consenso sul Pd. Resta da scoprire, inoltre, quanto saranno capaci di incidere sull’assegnazione dei seggi i consensi attribuiti alle forze politiche minori, in particolare Udc, La Destra e, sul fronte opposto, Sinistra critica e Partito socialista.
In Liguria, oggi e domani, si vota anche per il rinnovo di alcune amministrazioni comunali: 3 in provincia di Genova, 3 a Savona, 2 a Imperia e 2 a La Spezia.
Per quanto riguarda Genova, il voto amministrativo interessa Camogli (5.516 abitanti), Montoggio (1.988) e Sestri Levante (che con i suoi 19.084 abitanti potrebbe essere soggetta al secondo turno di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di consensi, senza però che il più votato abbia superato il 50 per cento più uno dei suffragi).
Nell’Imperiese, si vota a Cosio di Arroscia (280 abitanti) e Pieve di Teco (1.336); nello Spezzino, a Carro (635) e Portovenere (4.097); nel Savonese, a Ceriale (5.277 abitanti), Laigueglia (2.173) e Rialto (542). Dunque in nessuno di questi Comuni, inferiori ai 15mila abitanti, è previsto il ballottaggio: vince al primo turno chi ottiene più voti.
Da ricordare, infine, mai abbastanza le modalità del voto: seggi aperti oggi dalle 8 alle 22, domani dalle 7 alle 15. Subito dopo, inizieranno le operazioni di scrutinio: prima le schede del Senato, a seguire quelle della Camera. Le schede relative al voto amministrativo verranno invece scrutinate nella mattinata di martedì. L’elettore deve presentarsi al seggio, indicato sulla tessera elettorale, munito della tessera stessa e di un documento di identità (anche scaduto, purché l’interessato sia identificabile con certezza); deve invece lasciare a casa o comunque in custodia al presidente del seggio il proprio telefono cellulare, se l’apparecchio è in grado di fotografare.

Il segno - sulla scheda rosa per la Camera e su quella gialla per il Senato - va tracciato su un solo simbolo, facendo attenzione a non «debordare» su altri riquadri. Attenzione anche a non sovrapporre le schede per evitare l’effetto-carta carbone.

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