In Liguria agriturismo è bello ma la Regione preferisce gli hotel

Dai cuculli alle verdure dell'orto, all'olio, al polpettone, al vino. Domenica anche in Liguria si celebra la giornata nazionale dell'agriturismo. Le aziende agrituristiche locali aderiscono all'iniziativa nazionale offrendo le prelibatezze del territorio. La prima giornata dell'agriturismo ligure è stata presentata ieri dal presidente della Confederazione agricoltori Ivano Moscamora che ha spiegato come l'iniziativa sia stata realizzata per spingere il turismo anche nei paesi dell'entroterra ligure e fuori dalla stagione estiva. In Liguria la tendenza è indirizzata all’aumento con quasi 500 posti letto in più registrati nel 2006 rispetto al 2005. Gli agriturismi sono circa 340 con 2726 posti letto e 4309 posti per la ristorazione. Ci sono poi 383 posti in agricampeggio. La parte del leone la fanno i borghi delle province di Imperia e La Spezia con un migliaio di posti letto ciascuna. La giornata nazionale dell'agriturismo è stata pensata come una sorta di porte aperte per tutti coloro che vogliono conoscere le aziende. L'obiettivo è quello di dare maggiore visibilità al settore. Grazie all'agriturismo i cittadini possono riscoprire la cultura, le tradizioni e i sapori delle nostre terre, gustando menù genuini e acquistando prodotti di alta qualità. In Liguria si sono organizzate le aperture delle aziende agrituristiche che offrono dagli aperitivi alle piccole degustazioni e altre iniziative.
Ca du Gregorio a Verezzi, Savona, per l'occasione sta costruendo una carbonaia che sarà attiva e disponibile per il pubblico per alcuni giorni e propone anche un'esposizione di ceramiche e quadri di un artista locale. La Betulla di Sassello ha studiato per i suoi ospiti a pranzo un menù tutto giocato su amaretti e mandorle, ma non mancano focaccette e funghi fritti. La Sarticola di Ortonovo utilizza un macchina di un inventore locale per preparare le caldarroste e propone anche un'esposizione di opere di un artista locale. La Debbia di Rocchetta di Vara allestisce una sala dove si prepara il formaggio, La Grilla di mele offre cuculli, polpettoni e vini, come la Marea di Né, nell'entroterra chiavarese. «Durante la manifestazione - spiega Moscamora - molte aziende realizzeranno anche la consultazione sul tema liberi da Ogm, chiedendo agli ospiti di pronunciarsi sul tema con una scheda. Chiediamo che la Regione però si sbrighi a varare la legge sugli agriturismi. Il disegno di legge è pronto da mesi. Ricordo che stiamo organizzando il convegno regionale sull'agriturismo previsto per il 17 ottobre». Le altre aziende genovesi che partecipano alla manifestazione sono la Casa sul Poggio a Santo Stefano d'Aveto, Parlotti, Antico borgo maggieu in località Costa di Zerli a Né, Costa de Zerli in località Costa a Né, Sognando villa edera in salita San Giovanni a Rapallo, La Grilla in via Giutte a mele, La Marea in via Pontori a Né. Ma intanto, sul nuovo disegno di legge regionale sull’agriturismo piovono le critiche di ambientalisti, albergatori, Coldiretti e Confagricoltura. Le accuse: numero di posti letto illimitato, permesso di costruzione di nuovi edifici e rinvio di varie questioni fondamentali ad un regolamento di attuazione. Solo la Confederazione Italiana Agricoltori, la Cia, tradizionalmente su posizioni di sinistra, difende il provvedimento.

«Stabilendo che gli agriturismi vanno in nuovi stabili si abbandona l’entroterra - dichiara in particolare il presidente regionale e vice-presidente nazionale di Agriturist, Cosimo Melacca - i posti letto possono essere portati da 28 a 30, ma non illimitati perché le strutture non devono diventare alberghi».

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