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In Liguria Aperitivo di lusso: 615 euro a testa per 300 persone

Magari, anzi probabilmente, poi il congresso gli inglesi lo hanno fatto a Londra, i tedeschi a Berlino, gli italiani ognuno nella loro città, e non a Genova. Intanto però, quegli aperitivi da 615 euro a testa che la Liguria ha offerto fra il giugno 2007 e il maggio 2008 per attirare il turismo congressuale devono aver almeno sfatato la fastidiosa leggenda sulla tirchieria dei genovesi. Che ci fosse per costare tanto nel «cocktail aperitivo e buffet con specialità e prodotti liguri» non è chiaro, sarà il prezzo del basilico. Di fatto, il servizio catering l’ha fatta da padrone in quelle cinque serate con 60 ospiti di Milano, Torino, Roma, Bologna e Treviso costate dai 34mila ai 41mila euro ciascuna. E poi non è che puoi da taccagno ospitare gli «operatori» dove vorresti che facessero il congresso, vuoi mettere «una sala in qualche villa o palazzo importante»? Di più. A due a due la Regione ha pagato viaggio e soggiorno ai giornalisti più rappresentativi nella stampa estera di settore, beati loro, di Regno Unito, Usa, Germania, Benelux, Svezia. In tutto 250mila euro di fondi statali e regionali.
E poi dici della Toscana che spende 60mila euro per le rondini del Katanga. A proposito.

Dice Paolo Maria Politi, il rappresentante Ue di Arcehir, l’associazione che tutela le rondini in Congo, che c’è poco da ironizzare. Lui, Politi, i soldi li ha chiesti, ma dice che la Regione non glieli ha mai dati, a dispetto di quella delibera ufficiale che fa bella mostra di sé nel database della Regione. Se la vedano loro.

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