«Liguria fuori dalla recessione» Non cala il numero delle imprese

«Nel 2009, la crisi colpisce imprese e lavoro». «Nel 2010, fuori dalla recessione, ma a passo lento». Il direttore di Unioncamere Liguria Maurizio Scajola e il vice presidente della Camera di Commercio di Genova Felice Negri hanno presentato così, ieri mattina, i conti dell'economia della nostra regione.
«L'anno scorso la crisi ha colpito duramente anche l'economia della Liguria - dicono - anche se sempre in misura minore rispetto al resto del Paese, ma nel 2010 si intravedono spiragli di ripresa. A trainare rimangono le imprese, il cui numero, circa diecimila, rimane stabile nonostante i duecento fallimenti registrati l'anno scorso, il porto che, anche se sono stati colpiti pesantemente i traffici marittimi, l'anno scorso ha registrato un più 7 per cento per il traffico dei passeggeri e almeno altrettanto ci si attende per quest'anno, il turismo che, a fronte di una contrazione a livello nazionale del 4,1 per cento, nella nostra regione ha registrato nel 2009 un calo di 1,2 per cento, ma che per i prossimi mesi dovrebbe avere un trend positivo».
Segnali incoraggianti, quindi, dai dati e dagli indicatori macro e micro delle imprese e dei commercianti, anche se sindacati e imprese continuano a lamentare un quadro tutt'altro che roseo. Se da un lato ci sono barlumi di speranza, dall'altro ci sono ancora forti ombre. È il caso, come si sottolinea alla Camera di Commercio, del ricorso alla cassa integrazione dove, invece, i numeri sono disastrosi. Nel 2009 sono state utilizzate ben 12 milioni e 562mila ore di cassa integrazione che corrispondono a un aumento, rispetto al 2008, del 167 per cento. A Genova le ore sono passate da due milioni e 728mila di due anni fa a ben sette milioni e 401mila dell'anno scorso. Un record che per fortuna non dovrebbe essere battuto per il 2010. Gli analisti, infatti, hanno registrato nel primo trimestre di quest'anno il ricorso alla cassa integrazione per tre milioni di ore a livello regionale. In linea, quindi, con i dati del 2009.
Il tasso di disoccupazione in Liguria è passato da 5,4 per cento del 2008 a 5,7 per cento del 2009 contro il 6,7 per cento e il 7,8 per cento del livello nazionale. Si vivacchia e stiamo meglio, ma grazie anche ai risparmi delle famiglie e alla popolazione anziana della nostra regione che attinge dall'Inps lo stipendio mensile. Al proposito l'Unioncamere ha rilevato che la popolazione ligure nel 2008 è aumentata di 5200 unità arrivando a un milione e 615064 abitanti, in gran parte grazie soprattutto al saldo migratorio. Il Pil per abitante per il 2009 è mediamente di 26641 euro.
Tra le prime 4 nazionalità straniere presenti in Liguria si registra quella dell'Ecuador con quasi ventimila immigrati, poi l'Albania, la Romania e il Marocco.

A Savona c'è anche una grossa comunità di cinesi e a Imperia una di turchi che lavorano nel settore ittico. Quasi tutti gli ecuadoriani abitano in provincia di Genova, dove poi gli albanesi sono circa 7mila, i marocchini e i rumeni circa 4mila.

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