La Liguria prende il taxi contro il governo

E la Liguria prende il taxi contro il governo. Ieri, di fropnte alle proteste dei tassisti dopo la rottura delle trattative romane con il governo sul decreto Bersani, la Liguria ha rivendicato la propria «autonomia decisionale rispetto alla normativa nazionale», con la «possibilità di introdurre eventuali modifiche dell’offerta, attraverso un confronto con le organizzazioni di rappresentanza».
A centinaia, ieri mattina i taxi sono tornati a bloccare Genova, prima con un sit in davanti ai varchi dell’Aeroporto, poi con la marcia verso il centro, tappa finale piazza De Ferrari, davanti al palazzo della Regione. Maurizio Longo, responsabile nazionale Cna Fita, e il coordinamento sindacale taxi Genova sono stati ricevuta dal presidente Claudio Burlando, dal suo assessore ai Trasporti Luigi Merlo, dal sindaco Giuseppe Pericu e dal presidente della Provincia Alessandro Repetto. Al termine, le istituzioni genovesi hanno ribadito la «necessità di una immediata ripresa delle trattative a livello nazionale tra il governo e i rappresentanti sindacali della categoria, congiuntamente a una ripresa dei servizi» e, pur condividendo le valutazioni del Governo, hanno sottolineato in una nota ufficiale però come in Liguria «non si registrino particolari situazioni di emergenza o insufficienza del servizio taxi».
Di qui l’avvertimento: «Le istituzioni locali rivendicano una propria autonomia decisionale rispetto alla normativa nazionale. Solo di fronte a un incremento e a una crescita della domanda si potranno prendere in esame eventuali modifiche dell’attuale organizzazione dei servizi, ma attraverso un confronto concertativo con le organizzazioni di rappresentanza».
Ulteriori miglioramenti del servizio potrebbero essere messi in atto «grazie all’attuazione dei punti già condivisi a livello nazionale tra governo e organizzazioni di categoria come l’incremento degli orari, il potenziamento del servizio taxi in concomitanza di grandi eventi e l’introduzione del collaboratore-conducente».

L’assessore Merlo ha ricordato alla delegazione presente all’incontro che la Regione sta per varare il testo unico sulla materia e si è impegnato con le associazioni di categoria a «fornire un supporto ai comuni per effettuare una puntuale analisi dell’offerta e della domanda».

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