«In Liguria», il presidente non si fa. O forse sì

Un bel rebus interpretare il politichese e capire cos’è successo davvero nella prima Commissione regionale dov’era in discussione la nomina del presidente dell’Agenzia di promozione turistica «In Liguria». Prima versione. Del Pdl: «Abbiamo fatto saltare la nomina!» esulta il capogruppo Matteo Rosso, che con Morgillo, Garibaldi e Della Bianca ha portato avanti la battaglia. E spiega: «Grazie al lavoro compatto dell’opposizione e alla spaccatura della maggioranza siamo riusciti a stoppare questo spreco inutile, benché Pd e Sel abbiano dimostrato evidente la volontà di proseguire». Non basta: il Pdl ha «raccomandato a Burlando che la pratica sia trasmessa alla IV Commissione, dove verrà discussa una proposta di legge che prevede la cancellazione della figura del presidente». Che significa: non si fa più. Seconda versione. Dell’Idv: «Su iniziativa dei consiglieri Piredda e Scialfa, Idv, e Rossi di Sel, è stato approvato all’unanimità un documento che chiede di vagliare l’eventualità di non procedere nell’iter che porta alla nomina, che, in tempi di ristrettezze economiche, rischia di risultare inopportuna ed inutilmente dispendiosa». Che significa: non si fa più. Terza versione. Del centrosinistra: «Inaccettabile il tentativo del Pdl di falsificare la realtà.

La maggioranza ha approvato la compatibilità tra nomina e criteri, quindi ha proposto un documento che chiede alla giunta l’eventualità di non procedere alla nomina prima della discussione in IV Commissione». Che significa: si fa, eccome si fa. Boh.

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