Liguria, «terra damare» e da dimenticare

(...) sui disservizi ferroviari e di Adriano Celentano sulla cementificazione del territorio e sull'inquinamento del mar Ligure, il quadro si fa ancora più disastroso.
Per non dire delle costanti perdite di voli da parte degli scali liguri a cominciare dal «Cristoforo Colombo» di Genova e dell'intenzione di partorire leggi come quella che, con la scusa di salvaguardare gli alberghi, infliggerebbe vincoli perpetui tipici dei Paesi dell'Europa Orientale all'epoca del Muro.
L'unica trovata dell'Assessore al Turismo - con ogni probabilità rientrata dopo le nostre proteste ed una tirata di orecchie da parte dello stesso Burlando - era l'occultamento dell'efficiente infopoint turistico di piazza Matteotti all'interno di Palazzo Ducale con uno sperpero di ben 300 mila Euro per la sua ristrutturazione!
«Liguria terradamare» era lo slogan della nostra Regione alla Bit di Milano del febbraio scorso: se non ci si decide a fare, al più presto, una politica turistica non già calata dall'alto ma concertata con le Associazioni di categoria ed investendovi risorse adeguate, verrà irrimediabilmente modificato dai turisti nel meno rassicurante «Liguria terradadimenticare».


Conoscendo la spiccata sensibilità de il Giornale e Tua personale per le problematiche turistiche liguri, già fin d'ora Ti ringrazio per l'ospitalità e Ti saluto affettuosamente.
*Capogruppo di An

in Consiglio regionale

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