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«Liguria è terra strategica per la ’ndrangheta»

Abitanti di Nervi sul piede di guerra contro la costruzione di una ventina di box interrati, in viale Franchini, nell’area di Villa Margherita, zona peraltro sottoposta a vincoli di natura ambientale e paesaggistica. Il progetto, a lungo contestato dai residenti della zona, starebbe andando avanti: ieri infatti sono state notate le ruspe che hanno cominciato un lavoro di «ripulitura» del parco della villa, dove ci sono alberi centenari, di alto fusto e notevole pregio, come cedri del libano, alberi di limoni e aranci, pino d’aleppo e palme che potrebbero ragionevolmente aver visto l’Unità d’Italia. «È inaudito che nel silenzio generale si proceda a un’operazione che sa soltanto di speculazione edilizia»,attacca Carla Drepama, residente della zona e portavoce di un gruppo nutrito di persone a cui è cara la tutela del verde, già molto impoverito, nella zona. I residenti fanno infatti notare che già in viale Franchini e comunque anche poco distante esistono silos nuovi con garage e posti che risultano in parte ancora invenduti, come il silos box «San Siro», «Le Streghe» e il silos «Floricoltori». «Al contrario - continuano i residenti - mancano i posti per strada, quelli a rotazione, quindi ci risulta davvero difficile comprendere come mai sia stata data la possibilità di costruire di nuovo nella stessa zona».

Non hanno intenzione di fermarsi fanno sapere i residenti di Nervi e chiameranno i carabinieri e i vigili del settore ambiente perché la zona è vincolata e le regole dovrebbero valere per tutti «anche - dicono - per chi costruisce i box». La battaglia del verde, dunque è appena cominciata.

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