L'imprenditore / Un egiziano ha 60 domestici per due stanze

Mohamed E.S., 41 anni il prossimo maggio, è un egiziano dal passato incerto e dal futuro ancora più nebuloso. Ultimo indirizzo conosciuto: San Giuliano Milanese, via San Giovanni XXIII, 15. Questa la base operativa, fino a qualche mese fa, dell’immigrato a cui la polizia rilasciò un permesso di soggiorno per lavoro autonomo nel novembre 2005 salvò poi, probabilmente, pentirsene visto che, una volta stabilitosi qui, Mohamed si fa conoscere soprattutto per reati inerenti il favoreggiamento dell’immigrazione illegale. Però riesce a restare in Italia. Anzi, negli ultimi tempi sembra aver dato una svolta alla sua esistenza perché è diventato un imprenditore. Come? Con quali capitali? Chi l’ha finanziato? Difficile saperlo. L’uomo potrebbe avere delle risorse sconosciute. Ed è forse grazie a quelle che - sempre a San Giuliano, ma in via Verdi 10 - stabilisce la sede della sua cooperativa, la Sara Coop a.r.l., 4 dipendenti in tutto. Attraverso questa attività l’egiziano approfitta del cosiddetto decreto flussi e inoltra alla prefettura di Milano la richiesta telematica chiedendo di assumere 59 domestici e una badante. Che se ne farà mai, visto che vive in meno di 30 metri quadrati? L’immigrato, intanto, offre come garanzia della sua richiesta un reddito annuale di 50mila euro ma la prefettura, dopo aver accertato che, tra il 1999 e il 2007, l’uomo non ha mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, chiede alla questura di vederci chiaro.
Così, su richiesta della polizia, i carabinieri di San Giuliano si mettono alla ricerca di Mohamed che, nel frattempo, a marzo 2010, ha chiesto la residenza a Milano ed è in attesa di risposta. A casa, però, l’uomo non lo vedono da un pezzo e in via Verdi, della Sara Coop non c’è traccia, solo una stanza vuota con un citofono e una cassetta postale. Interpellato al cellulare più volte, infine, l’egiziano risulta irraggiungibile. Per finire, dagli accertamenti alla banca dati risulta che tre dei quattro dipendenti della Sara Coop non sono mai esistiti e che l’unico vero, tale Abdel Halim F., un egiziano di 35 anni domiciliato a Milano, è scomparso pure lui.

La polizia, per ora, li ha denunciati entrambi in stato di irreperibilità per aver fornito documentazione relativa a un’azienda che non è mai stata operativa e sospetta che siano tornati in Egitto. A godersi il denaro pagato dai «domestici» stranieri speranzosi di essere regolarizzati.

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