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On-line ancora in calo

L e scommesse sportive continuano a incrementare (ne abbiamo parlato la scorsa settimana in funzione della riduzione dell’aliquota fiscale) nonostante la flessione del gioco a distanza. In sei mesi la quota è crollata di oltre l’11% (dal 40,6% di maggio al 29,2% di ottobre) dopo un andamento positivo per oltre due anni. Nel 2005 la quota era subito schizzata in alto passando in un anno dal 10 al 23%. A fine 2006 la percentuale delle puntate a distanza era salita al 37,5% per arrivare a superare la soglia del 40% nei mesi di aprile e maggio 2007. Da giugno il calo è stato progressivo con un movimento mensile attorno ai 90 milioni che non è comunque disprezzabile. Una parziale spiegazione a questa situazione arriva dal fatto che la nuova rete, attivata quasi al 50%, ha drenato molte risorse. Basti solo pensare che Snai, entro febbraio-marzo del prossimo anno, potrà contare su 6.500 punti di accettazione, di cui 5.542 concessioni proprie e un migliaio di punti a cui offre servizi e tecnologie. Va poi ricordato l’intervento a piedi uniti dell’Amministrazione sui centri di commercializzazione.
Per Francesco Ginestra di AssoSnai si tratta di un valore fisiologico, in linea con l’espansione della rete e i provvedimenti di Aams: “I risultati precedenti, con punte addirittura superi al 40%, erano drogate dalla raccolta effettuata dai punti di commercializzazione abilitati ad altri scopi e dai ctd illegali. In entrambi i casi si portava avanti una opera di mediazione vietata da qualsiasi provvedimento legislativo. Si trattava invece di scommesse effettuate sul territorio. Il Decreto Bersani ha cancellato buona parte di questo sconcio riportando il mercato a dati più consoni al suo reale movimento”.
Di parere avverso Fabrizio D’Aloia, presidente di Microgame. In un’intervista concessa ad Agicos, ha giustificato la parziale flessione con il fatto che gli operatori stanno aspettando di conoscere le novità del mercato sul gioco a distanza: “Come si può pretendere che un imprenditore investa in un settore che cambierà volto nei prossimi tre mesi senza conoscerne le regole? A fine anno spariranno i centri di commercializzazione, a breve è atteso il riordino del settore. Senza dimenticare che nel mercato sono presenti delle storture come i molti corner che raccolgono scommesse in modo illegittimo. Se a questo quadro aggiungete il fatto che Aams non fa nulla di strategico per favorire il telematico perché privilegia la raccolta a terra, vi renderete conto dei motivi di questa stagnazione”. Nel giornale della prossima settimana riporteremo la risposta di Aams alla denuncia portata avanti da D’Aloia senza mezzi termini.


La svolta arriverà dal decreto fiscale collegato alla finanziaria che dovrebbe regolamentare il mercato on-line ponendo fine a una serie di evidenti contraddizioni.

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