Bergamo - Questione di motivazioni: tra una squadra che lotta per vincere lo scudetto e una che dalla classifica non ha più nulla da chiedere di solito vince la prima, e così è stato a Bergamo dove l'Inter ha ripreso la sua corsa scudetto, rispondendo alla Roma con una comoda vittoria per 2-0 contro un'Atalanta arrendevole e tradita dai suoi uomini migliori. Roberto Mancini forse non si aspettava una trasferta così facile anche perché i bergamaschi avevano dimostrato di essere in un buon momento vincendo otto giorni fa al Meazza contro il Milan. Ma senza tre difensori titolari e con Doni in una delle sue giornate da crisi di nervi, Del Neri si è potuto inventare poco per raddrizzare una partita che si è messa subito male ed é finita anche peggio.
Non è bastato all'Atalanta il tifo della sua curva riaperta dopo quasi cinque mesi di squalifica, perché l'Inter non le ha concesso nulla e ha portato a casa una partita dal tasso di spettacolarità pari a zero, ma fondamentale per rimandare a -4 la Roma. Con tanti uomini ormai fisicamente vicini alla frutta, Mancini ha avuto il merito di riprovare da titolare Balotelli dopo il fallito esperimento di Napoli e di garantirsi tutta la copertura necessaria con Zanetti davanti ai difensori per limitare le giocare di Doni.
Le novità dell'assetto interista hanno funzionato, visto che il capitano argentino ha fatto fino in fondo il suo lavoro e l'Atalanta ha perso tutta la sua pericolosità offensiva, per colpa anche della scarsa vena di Ferriera Pinto e Langella. Dopo una prestazione a tratti irritante, Balotelli ha invece dato ragione al suo allenatore chiudendo la gara con la sua prima rete in serie A a 18 anni non ancora compiuti. Di talento sicuramente ne ha, quando userà meglio la testa il futuro potrebbe davvero essere di gran successo, ma a Mancini per ora é bastato senz'altro il suo gol al 29' della ripresa, con scatto sul filo del fuorigioco e dribbling secco sul portiere degno del miglior Inzaghi. A rendere piuttosto semplice il pomeriggio interista ci aveva pensato al 22' del primo tempo Vieira con un stacco mezzo falloso su Pellegrino per incornare in rete un angolo battuto da Balotelli. Il francese, assieme a Stankovic e Cambiasso, è senz'altro tra i giocatori più appannati dal punto di vista fisico, ma esperienza e classe a volte possono bastare e così é stato a Bergamo.
L'Inter ha quindi controllato il vantaggio senza nessun affanno, grazie anche alla buona prova di Rivas ottimo sulle palle alte, e Julio Cesar non ha dovuto fare una sola parata degna di questo nome, vista la totale inconsistenza di un'Atalanta davvero scarica. L'unico pericolo per la porta interista è arrivato a tempo quasi scaduto con un diagonale di Ferriera Pinto uscito di poco, ma prima nulla era successo e nulla era stato creato per provare se non a vincere, almeno a pareggiare la gara.
Cancellato nel primo tempo da Zanetti, Doni si è progressivamente innervosito fino ai due cartellini gialli rimediati in pochi minuti per proteste, con applausi ironici all'arbitro e lancio della fascia da capitano a completare una sceneggiata che gli costerà almeno due giornate di squalifica.
Senza vittorie in trasferta dal 10 febbraio, la squadra di Mancini ha ritrovato a Bergamo punti e fiducia e può guardare con ottimismo al prossimo turno casalingo con la Fiorentina, mentre la Roma sarà impegnata a Udine. Potrebbe essere il turno decisivo per lo scudetto, arrivarci con quattro punti di vantaggio non può che far felice l'Inter.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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